Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
All'ospedale di Castelfranco un cinema per i pazienti
Passa anche attraverso il cinema, novità assoluta in Veneto, l’umanizzazione dell’ospedale per pazienti e loro familiari. Al “San Giacomo” di Castelfranco, già tra i primi ad attrezzare sale giochi, laboratori di cucina e orto botanico per i piccoli ricoverati, l’esperimento pilota è partito il 7 aprile.
Una distrazione dal dolore e dalla preoccupazione, una breve “evasione” dalla stanza d’ospedale per stare più sereni e tornare per un paio d’ore alla “normalità”. Passa anche attraverso il cinema, novità assoluta in Veneto, l’umanizzazione dell’ospedale per pazienti e loro familiari. Al “San Giacomo” di Castelfranco, già tra i primi ad attrezzare sale giochi, laboratori di cucina e orto botanico per i piccoli ricoverati, l’esperimento pilota è partito il 7 aprile con la proiezione della commedia brillante “Confusi e Felici” di Massimiliano Bruno con Claudio Bisio e Anna Foglietta. Il progetto si chiama “Una sala in più” ed è promosso dall’Ulss 2 Marca Trevigiana e dalla Fondazione “Altre Parole” onlus, sostenuto da Rai Cinema e patrocinato dalla Regione Veneto. La sala in questione è quella adibita a convegni e conferenze, all’ingresso da via Carpani, ed è capace di ospitare fino a 220 persone, compreso chi è costretto su una carrozzina o a letto. Oltre che ai pazienti, alla sala possono accedere gratuitamente i familiari, gli operatori sanitari e i volontari che si sono resi disponibili a dare una mano, in primis quelli delle associazioni locali Amici del Cuore, Lega contro i tumori, Associazione diabetici Fand, Acat Nord Est Onlus, Abio per il bambino in ospedale e Coordinamento del volontariato della Castellana.
Ad accompagnare ogni film, con inizio proiezione alle ore 16, c’è la merenda a km zero a cura della Coldiretti “Campagna Amica”. La “prima” del 7 aprile, introdotta dal direttore generale dell’Ulss 2 Francesco Benazzi, ha già riscosso un buon successo di pubblico. Tra chi è arrivato autonomamente, in vestaglia e ciabatte, e chi accompagnato da parenti e volontari (andati direttamente nei reparti a prendere i pazienti impossibilitati a camminare), vi ha partecipato almeno un centinaio di persone. Lo stesso assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari, alla presentazione ufficiale del progetto, ha definito il cinema uno strumento importantissimo per la qualità della vita delle persone, a maggior ragione se pazienti ospedalieri, perché “le immagini rappresentano la chiave per favorire uno stato liberatorio e benefico per chiunque si immedesimi in una storia raccontata al cinema”. Una ricerca del Policlinico Gemelli di Roma, che ha avviato un’iniziativa simile, dimostra infatti che assistere ad un film è un’esperienza terapeutica capace di ridurre la percezione del dolore, portando sollievo ai malati. Oltre a favorire relazioni umane, come già sta dimostrando l’iniziativa castellana. I prossimi film in calendario sono “Se Dio vuole” di Edoardo Falcone con Alessandro Gassman e Laura Morante il 14 aprile e “La Pazza Gioia” di Paolo Virzì con Valeria Bruna Tedeschi e Micaela Ramazzotti il 21 aprile.