venerdì, 04 aprile 2025
Meteo - Tutiempo.net

A San Zenone degli Ezzelini tra nuovi e vecchi impianti

Si riapre il dibattito sulle antenne. Si parla di nuove installazioni, ma verrà rimossa quella oggetto delle proteste del 2011. L'Amministrazione comunale assicura che tutto sarà monitorato da Arpav

Si riapre la questione antenne di radio base a San Zenone degli Ezzelini. A distanza di 10 anni da quando l’allora sindaco Luigi Mazzaro, nonostante le proteste del Comitato “Basta antenne nel paese del Verdelfo”, autorizzò il potenziamento delle antenne per cellulari nel Campo sportivo del capoluogo, si parla di nuove installazioni. Al Comune è arrivata la richiesta di concessione in affitto dalla società Iliad di due aree pubbliche nelle zone industriali.

I due impianti, secondo quanto previsto dal piano antenne, dovrebbero essere localizzati nei seguenti punti: nel parcheggio pubblico di via San Lorenzo a Ca’ Rainati nelle vicinanze del palo già esistente e nel parcheggio pubblico di via dell'Artigianato a San Zenone degli Ezzelini. Quest’ultima antenna dovrebbe consentire in futuro la dismissione completa del contestato impianto esistente nel campo sportivo di via Vivaldi.
Certamente l’esperienza di 10 anni fa, quando non venne rispettata la distanza di 150 metri dalle abitazioni per potenziare il segnale, fa preoccupare i cittadini.
Il Comune assicura che gli impianti verranno posizionati dopo l’iter burocratico che prevede il controllo da parte di Arpav Veneto del rispetto delle normative sui campi elettromagnetici e si impegna a rendere disponibile nel sito del Comune il parere autorizzativo dell’Arpav.

Come nel 2011 la giustificazione è sempre la stessa: “La scelta di concedere al gestore l’uso di aree pubbliche è volta ad evitare che la questione venga lasciata al libero arbitrio del gestore telefonico che, come prevede la normativa, potrebbe rivolgersi ai privati per procedere con l’installazione degli impianti, magari a pochi metri dalle aree pubbliche in questione senza un controllo e monitoraggio da parte dell’Amministrazione”. Così, infatti, funziona la legislazione italiana e un privato può autonomamente concedere l’uso del proprio terreno per questi impianti.

Con la concessione delle aree pubbliche, il Comune otterrà 7mila euro per singolo sito che verranno utilizzati anche per frequenti monitoraggi ambientali a tutela della salute pubblica e per l’aggiornamento di regolamenti sempre più stringenti. A San Zenone nel 2015 è stato approvato il Regolamento per l’installazione di impianti fissi di telefonia mobile, “Piano Antenne”, con il contributo di cittadini e comitati, e su questo dovrà basarsi la decisione della Giunta.

Il Comune annuncia anche la volontà di rimuovere le antenne oggetto delle proteste del 2011, perché in contrasto con il piano antenne vigente: “E’ importante individuare localizzazioni alternative per nuove antenne così da non pregiudicare la continuità del servizio di telefonia, un’esigenza quanto mai essenziale di questi tempi”.
Purtroppo il Comune paga il mancato sviluppo della rete a banda larga “su filo” con la fibra ottica, supportata da piccole antenne wireless a bassa potenza. Oggi quest’area, impegnata sul turismo paesaggistico, storico e gastronomico si trova sotto la pressione di tante “onde”, ancora poco conosciute e con collegamenti lenti via cavo.

SEGUICI
EDITORIALI
archivio notizie
16/01/2025

Di per sé, l’idea di una “conversione missionaria” della parrocchia non è una novità, perché essa agita...

TREVISO
il territorio