Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
A Paese benedizione degli animali
La cerimonia, presieduta dal parroco don Giuseppe Tosin, assistito dal diacono don Oscar Pastro, si è svolta a mezzogiorno sul sagrato della chiesa nella festività di sant'Antonio abate ed è stata anticipata da una preghiera composta da santa Teresa di Calcutta.
Domenica 21 gennaio si è tenuta, per la prima volta a Paese, la benedizione agli animali domestici nella ricorrenza della festività di sant’Antonio abate.
La cerimonia, presieduta dal parroco don Giuseppe Tosin, assistito dal diacono don Oscar Pastro, si è svolta a mezzogiorno sul sagrato della chiesa ed è stata anticipata da una preghiera composta da santa Teresa di Calcutta. C’era un po’ di scetticismo tra i promotori sulla riuscita di questa iniziativa, essendo la prima volta. Il dubbio è stato subito dissolto dalla presenza di almeno un centinaio di questi “amici” dell’uomo. Quella che avrebbe dovuto essere una contenuta cerimonia religiosa si è presto rivelata una bella festa, con almeno un centinaio di amici a quattro zampe, quasi tutti cani e gatti con i loro padroni – ma c’era anche qualche criceto – che hanno ricevuto l’acqua benedetta dapprima comunitariamente e poi singolarmente. Fino a pochi decenni fa, nell’epoca della civiltà contadina, quando non c’erano le macchine agricole, gli animali domestici (buoi, asini, cavalli, ecc.) erano molto preziosi perché sopperivano alle fatiche dell’uomo nel vivere quotidiano. Anche oggi si assiste a una crescente presa di coscienza che gli animali sono un “soffio divino” da difendere e di cui prendersi cura, anche se rimane lo zoccolo duro di chi si diverte a sparargli a puro scopo ludico.
San Francesco d’Assisi, nel suo grande amore per la natura, lodava Dio per tutte le creature che gli aveva messo accanto. Lo stesso faceva santa Teresa di Calcutta, donando le sue cure non soltanto agli umani ma anche agli animali considerati preziosi elementi del creato. Papa Francesco, citando un passo di San Paolo tratto dalla Bibbia, ha ricordato che “tutto ciò che ci circonda è uscito dal pensiero e dal cuore di Dio. Un giorno rivedremo i nostri animali nell’eternità di Cristo. Il paradiso è aperto a tutte le creature di Dio”.