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A Lancenigo il nuovo oratorio

Il 24 settembre la parrocchia di Lancenigo, alla presenza del vescovo Michele, ha inaugurato il nuovo oratorio, una struttura attesa da oltre cinquant'anni. Un cantiere che ha conosciuto molti stop e ripartenze. 

Sabato 24 al nuovo oratorio di Lancenigo fervevano i preparativi per la grande festa: tutto pronto per la visita del Vescovo, per la celebrazione della messa di ringraziamento e l’inaugurazione della nuova struttura, attesa da più di cinquant’anni.

Finalmente terminati, dopo decenni di interruzione dei lavori e ripartenze, i nuovi locali, i grandi spazi interni e il bel giardino sono pronti ad accogliere le numerose iniziative parrocchiali, della Collaborazione villorbese e della comunità tutta. Lancenigo era l’unica frazione di Villorba che mancava di un oratorio: prima di questa edificazione erano in uso solo gli spazi dell’asilo Monumento del 1929. L’esigenza di un luogo in cui avviare le attività di giovani e ragazzi era sentita già negli anni Sessanta, ma la necessità di costruire prima la nuova scuola materna, inaugurata nel 1969, poi la nuova canonica, in cui troveranno posto alcune attività parrocchiali, poi il restauro del campanile e della chiesa parrocchiale, faranno slittare ulteriormente l’importante impegno di spesa.

L’idea di “accantonare” il terreno per l’oratorio fu opera di don Angelo Zanatta, con la speranza che rientrando nel piano urbanistico come terreno edificabile, potesse ripagare le spese per la nuova costruzione. Perché ciò si realizzasse, dovettero passare quasi quarant’anni. Nel 2007, con l’allora parroco don Bernardo Campagnolo, iniziarono i lavori di costruzione che però, a causa della grave crisi finanziaria del 2008, furono bloccati e la struttura rimase al grezzo fino al 2013, quando un neo costituito comitato si adoperò per la ripresa dei lavori e la raccolta fondi da donazioni e prestiti graziosi. Solo dal settembre 2021, dopo l’arrivo in parrocchia di don Marco Carletto e la ricerca di nuove soluzioni per il completamento, l’impegno di un mutuo per le risorse finanziarie mancanti, l’aiuto della Diocesi con l’accesso ai fondi dell’8x1000, si è potuto procedere con la conclusione dei lavori.

Nella celebrazione della messa, il vescovo Michele, durante l’omelia, facendo riferimento alla figura di Lazzaro, auspica che le strutture parrocchiali possano essere il luogo dove ci si possa incontrare e prendersi cura gli uni degli altri, dove nessuno “rimanga senza nome”; luoghi di gioia, di condivisione di esperienze, di accoglienza, di comunità. Se la Chiesa è il luogo dell’ascolto della Parola di Dio, le strutture parrocchiali devono essere il luogo in cui ci si sente amati da Dio, in cui si sente di poter fare tutto il necessario per far star bene gli altri. L’amore che è stato alla base dell’edificabilità delle strutture, non può esaurirsi nella loro costruzione, ma deve trasformarsi nell’amore per la comunità. Al termine della celebrazione è seguita, alla presenza della autorità locali, del sindaco Francesco Soligo, del vice sindaco Giacinto Bonan, di don Paolo Scattolin, parroco di Villorba, e di alcuni consiglieri dei Consigli pastorali parrocchiali e della Collaborazione, la benedizione del vescovo Michele, con le parole di presentazione del parroco, don Marco Carletto. Nel grande salone è stato infine presentato dall’ing. Diego Malosso, dello studio di progettazione e direzione lavori Concordia, e da Antonio Zamberlan, lo sviluppo temporale dei lavori di costruzione, affidati all’impresa Buosi, e le fasi storiche con i relativi parroci pro tempore, che si sono avvicendati in questo lunghissimo intervallo di tempo.

Momenti di commozione durante l’intervento conclusivo di Gilberto Piccoli che, dopo aver ringraziato tutte le ditte che hanno partecipato al completamento dell’oratorio, ha ricordato tutti quei parrocchiani che hanno creduto in questa costruzione, ma non ne hanno potuto vedere la realizzazione. Con questa festa di inaugurazione ufficiale, finalmente i parrocchiani di Lancenigo possono dire, citando Dante: “E quindi uscimmo a riveder le stelle…” come riportato nella targa all’ingresso. 

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