Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Trebaseleghe diventa città
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha accolto la richiesta del Consiglio comunale
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha accolto la richiesta del Consiglio comunale di Trebaseleghe, il quale aveva riscontrato che il Comune aveva i requisiti previsti dalla legge per ottenere il titolo di “Città”, titolo che viene concesso dal Presidente della Repubblica ai “Comuni insigni per ricordi, monumenti storici e per l’attuale importanza”. Con deliberazione del Consiglio comunale n. 2 del 31/01/2023 era stata presentata la richiesta ufficiale. La scorsa settimana, la sindaca, Antonella Zoggia, la Giunta comunale e il Consiglio comunale hanno potuto annunciare che la richiesta è stata accolta dal presidente Mattarella, che ha firmato il decreto di concessione il 22/06/2023: ora Trebaseleghe, anche formalmente, è una città.
Nell’istanza inviata al ministero dell’Interno, tramite il Prefetto di Padova, l’Amministrazione comunale ha evidenziato l’antichità delle origini storiche di Trebaseleghe, la ricchezza del suo patrimonio artistico e culturale, nonché la crescita sociale ed economica che dal dopoguerra in poi ha trasformato un piccolo centro agricolo in una realtà dove si concentrano produzioni ad alto contenuto tecnologico, una moderna economia agricola, servizi, attività commerciali e industrie internazionali.
“E’ un risultato che abbiamo fortemente, caparbiamente voluto - spiega la sindaca Zoggia - e ciò ha comportato un accurato lavoro da parte degli uffici comunali e altri addetti ai lavori, fra cui l’ex segretario comunale e nostro concittadino Salvatore Palazzolo, che ha curato tutta la parte storica e generale, e che ringrazio di cuore. Questo titolo, sono fiduciosa, porterà una maggiore promozione e valorizzazione del nostro territorio, rafforzerà l’identità della nostra comunità e ci porterà riconoscimenti che andranno a vantaggio delle nostre attività produttive, sociali, sportive e culturali”.