Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Tombolo, l'orto solidale di Caritas e Masci
Al suo secondo anno di produzione, questo quadrato di terra non rappresenta solo una occasione per produrre generi altrimenti difficili da reperire e distribuire con le borse della spesa, ma è soprattutto l’opportunità di creare legami tra le persone e tra i gruppi parrocchiali, fare rete, sperimentare la prossimità.
E’dalla collaborazione che nascono i progetti e le esperienze più belle. Quella tra Caritas parrocchiale e gruppo Masci di Tombolo si è fatta concreta in alcuni servizi a beneficio della comunità. Dalla “Bocconi”, doposcuola per ragazzi delle elementari e delle medie, alla “Normale”, percorso di economia domestica per donne straniere, fino alla realizzazione del nuovo orto parrocchiale per affiancare alla distribuzione di alimenti che provengono dalla raccolta domenicale anche frutta e soprattutto verdura. Circa 1.000 metri quadrati di terra di fronte allo stadio vicino alle scuole sono stati offerti da un privato in comodato d’uso gratuito: qui si sono impegnate una ventina di persone, a titolo assolutamente volontario, per produrre gli ortaggi che due volte alla settimana vengono consegnati a famiglie in difficoltà.
“La formazione curata insieme al nostro parroco, don Bruno Cavarzan, sulle 3 C - città, creato, cuore - ci ha portato al desiderio di essere attivi con alcuni servizi concreti per il bene della comunità - spiegano Angiolino e Maria, magister alias responsabili del gruppo Masci di Tombolo -. Incontrare e conoscere la Caritas è stata una bella esperienza di ascolto, di comprensione del nostro territorio, ed anche incentivo ad agire”.
All’inizio è stato necessario dissodare il terreno, ricostruire il ricovero degli attrezzi, liberare da arbusti e sterpaglie. Poi gli scout adulti del gruppo Masci hanno progettato la realizzazione dell’orto, mancando l’elettricità per dare acqua si potevano usare solo secchi. Oggi, al suo secondo anno di produzione, questo quadrato di terra non rappresenta solo una occasione per produrre generi altrimenti difficili da reperire e distribuire con le borse della spesa, ma è soprattutto l’opportunità di creare legami tra le persone e tra i gruppi parrocchiali, fare rete, sperimentare la prossimità.
“Da diversi mesi, oltre al lavoro all’orto e alla raccolta della verdura, accompagnamo le volontarie della Caritas quando portano le cassette alle famiglie - proseguono -, nei periodi di maggiore produzione anche due volte alla settimana. E’ un’altra occasione per conoscere la comunità in cui viviamo, le persone, imparare un modo di avvicinarsi agli altri, sperimentare la fraternità”.
Anche alcuni ragazzi del catechismo, in una attività durante l’anno, sono stati accompagnati nell’orto.
“La collaborazione tra Caritas e Masci è importante per sostenere la nostra risposta ai bisogni del territorio - spiega Isetta Tombolato, referente per la Caritas parrocchiale -; le volontarie che ci aiutano nel doposcuola e con il corso per le donne straniere sono una risorsa importante, insieme all’impegno spesso silenzioso di quanti hanno aderito al progetto di adozioni a vicinanza: ci permette di disporre di contributi da destinare alla socialità dei bambini, alle spese mediche o scolastiche di alcune famiglie. Anche coloro che sono impegnati ne “La quinta opera” per l’assistenza agli ammalati in ospedale svolgono un prezioso servizio di consolazione e cura”.
Nelle celebrazioni domenicali vengono diffuse le informazioni sulle iniziative e i progetti, per solleticare il desiderio a partecipare. “Abbiamo belle idee per il futuro: sappiamo che saranno feconde se illuminate dalla Grazia dello Spirito e realmente aderenti alle esigenze del territorio”.
Francesca Gagno