Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Tombolo abbraccio corale a don Bruno Cavarzan
Si è celebrata domenica 22 settembre alle ore 10.30 la messa di saluto di mons. Bruno Cavarzan alla comunità della parrocchia Sant’Andrea apostolo in Tombolo, nella quale ha svolto in questi ultimi 16 anni l’ufficio di parroco, che ora lascia per sopraggiunti limiti di età.
La comunità tutta, gruppi parrocchiali compresi, si è stretta intorno a don Bruno in un abbraccio corale e commosso di saluto e ringraziamento.
Durante la celebrazione, che si è svolta all’insegna della semplicità e del raccoglimento in preghiera, dunque all’insegna di quello stile sobrio e semplice (ma mai semplicistico) che ha sempre contraddistinto l’operato di don Bruno, quest’ultimo ha ricordato come i passi fatti assieme alla comunità di Tombolo negli ultimi 16 anni siano registrati nei cuori e come essi possano essere compresi appieno solo alla luce del progetto di Dio, che ama ogni creatura come ama il Figlio suo, Gesù.
Don Bruno ha, quindi, sottolineato come in tutti questi anni si sia sentito “parte viva di una bella squadra, di una comunità come famiglia, casa accogliente, porta aperta a chi cerca ascolto, solidarietà, stima e fiducia”, e ha ringraziato tutti, ricordando come sia ora necessario aiutarsi a superare la naturale tristezza che ogni distacco comporta. Il cristiano, ha aggiunto don Bruno, “pur sotto la croce, non può rimanere triste nel cuore perché, qualunque cosa capiti, il suo cuore riposa sempre sul palmo della mano di Dio. Fede è lasciarsi guidare dall’amore di Dio... il Signore sa di chi e di che cosa ha bisogno ora la vostra comunità, fidatevi di Lui, il Signore non vi lascia orfani”.
Al termine dell’omelia, don Bruno ha consegnato alla comunità il suo messaggio, nel quale ha sempre tanto creduto, per il quale ha sperato e faticato: “Non dimenticate i poveri e chi è solo, i malati nel corpo e nello spirito. Più andate incontro a loro, più Dio verrà incontro a voi, perché troverà che la porta del vostro cuore è aperta, si troverà a casa sua”. In secondo luogo, “alimentatevi non tanto con i discorsi, le cose da fare, i mezzi economici, ma soprattutto con il Vangelo, la preghiera e la messa domenicale: è la forza dello spirito che vince”. Infine, “prendetevi cura della comunità di Tombolo perché è vostra madre. E’ lei che, nel battesimo, vi ha generati a liberi figli di Dio. E’ lei che un giorno vi presenterà a Dio Padre”.
Al termine della celebrazione anche, la comunità di Tombolo ha voluto esprimere il suo grazie a don Bruno.
Un grazie per le belle esperienze vissute e per il tempo prezioso dedicato. Grazie per la sua presenza costante e per la sua disponibilità generosa e instancabile; per avere sempre avuto a cuore le persone, piccole e grandi, giovani e anziane, bisognose e benestanti, senza differenze, o meglio, con uno speciale occhio di riguardo verso i poveri, verso gli ultimi, verso chi è solo ed emarginato. Ancora, “grazie per aver fatto della canonica e della parrocchia una casa nella quale ciascuno si è sentito accolto, ascoltato, compreso, aiutato e rispettato”.
Infine, grazie “per avere insegnato l’importanza di vivere con umiltà e gioia il Vangelo, mettendo sempre Dio al primo posto e al centro di ogni cosa”.
La giornata è, poi, continuata con un bel momento conviviale di festa e condivisione, organizzato dalla comunità nella sala parrocchiale del patronato. La parrocchia si prepara, ora, ad accogliere il nuovo parroco nominato dal Vescovo, don Filippo Facchin.