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Da Trebaseleghe a Resana, “ragazze in campo”

Coltivare la terra per coltivare se stesse è l’obiettivo del progetto: varie le attività previste, per un centinaio di posti

Coltivare la terra per coltivare ss stesse. E’ il nuovo progetto dal titolo “Ragazze in campo”, che coinvolgerà oltre un centinaio di giovani donne provenienti da tutto il Veneto, e avrà uno dei suoi punti di riferimento in terra resanese. Nasce dalla forte volontà di Eugenia Fortuni, presidente dell’associazione “Mater Femina” di Trebaseleghe di essere a fianco delle donne nel territorio con una proposta concreta di valorizzazione di talenti e di realizzazione di orti biologici, cosmetici e prodotti naturali di bellezza. Grazie al finanziamento della Regione Veneto, questa volontà si è trasformata in proposta concreta riservata alle donne venete interessate a un percorso di crescita personale. Un centinaio i posti disponibili per giovani di tutta la regione che potranno partecipare alle diverse attività previste nel progetto e suddivise in quattro categorie. “La prima azione è denominata «Empowerment» - spiega Eugenia Fortuni - e consiste in una serie di incontri di dialogo tra donne, di approfondimento della conoscenza di sé, dei propri valori, talenti e potenzialità. Nell’ottica di trovare lo spazio per poter esprimere se stesse al meglio, nel dialogo all’interno di un gruppo di donne animate dalla stessa volontà”. Il percorso è composto da 6 incontri da 2 ore circa e si svolgerà in gruppi di massimo 20 persone. Questa prima azione è rivolta alle partecipanti più giovani (età 13-24 anni).

Il secondo ambito di lavoro si chiama “Orto”. Saranno realizzati 5 orti biologici nei comuni di Venezia-Mestre, Camponogara, Trebaseleghe, Padova, Treviso e la produzione di ortaggi avverrà con metodi naturali e nell’ottica di un utilizzo accurato del terreno e delle tecniche agricole. Vi sarà una parte di formazione specifica in orticoltura biologica, curata dall’agroecologa Corinna Raganato, e una parte di attività pratica, ovvero cura quotidiana dell’orto realizzato nei siti individuati, tra i mesi di marzo e novembre 2024.

“Rifletteremo anche sugli «stili di vita» con alcuni incontri formativi sui temi dell’alimentazione biologica, della cosmesi naturale, oltre ad attività creative con prodotti naturali. Saranno accolte le proposte delle protagoniste del progetto che potranno dare risalto alle loro passioni e talenti”. L’obiettivo è quello di approfondire stili di vita più naturali, sostenibili e maggiormente soddisfacenti, in grado di migliorare il benessere fisico e interiore delle donne. Questa azione di progetto prevede 120 ore di formazione distribuite nei diversi siti del progetto.

L’ultimo ambito è denominato “Dono”- e risponde al bisogno di attenzione per la comunità e per le parti più fragili. Saranno, dunque, organizzati dei momenti di incontro con la comunità e verranno donati i frutti del lavoro svolto, ovvero i prodotti dell’orto, i prodotti cosmetici naturali, gli oggetti realizzati con materiali naturali. Il tutto, nell’ottica di “Prendersi cura” di sé stessi e della comunità in cui si vive.

“In una società che chiede alle donne di essere più carine, più competenti, più mogli, più mamme, più multitasking, finalmente parte un progetto che regala alle donne un respiro per essere loro stesse - conclude Eugenia Fortuni - l’obiettivo è quello di arrivare attraverso la cura di se stesse a una maggior consapevolezza di sé, delle proprie potenzialità e della propria identità, liberandoci dai condizionamenti esterni, ma mettendo al centro di tutto la propria persona”. Le iscrizioni al progetto sono aperte fino al 30 marzo.

Per iscrizioni e ulteriori informazioni scrivere a: ragazzeincampo@gmail.com. Tutte le informazioni sul sito dedicato: https://www.materfemina.it/progetti-finanziati/ragazze-in-campo/.

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