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Cari ragazzi, altro che Halloween! E' qui la (vera) festa

Lunedì 31 ottobre a Piombino Dese viene organizzata la Festa della Luce e Ognissanti per i bambini e ragazzi. Si tratta di una iniziativa che non intende sostituirsi alla più conosciuta Halloween. Alla festa, i giovani sono invitati a venire vestiti come il proprio santo preferito, e il costume più fedele alla realtà storica del santo sarà premiato con una sorpresa.

Lunedì 31 ottobre in oratorio a Piombino Dese, viene organizzata la Festa della Luce e Ognissanti per i bambini e ragazzi delle elementari e medie dalle ore 20.30 alle 22.00. Si tratta di una iniziativa che non intende sostituirsi alla più conosciuta Halloween, importataci dai paesi anglosassoni e della quale non si conosce nemmeno la storia, ma vuole ridare senso e voce a una festa che purtroppo sta perdendo sempre più il suo significato originario proprio presso le nuove generazioni. “Consegnare ai piccoli l’esperienza di aprirsi ad una relazione con coloro che, in Cristo, ci hanno preceduto nell’impegno per un amore fedele e radicale al Signore e agli uomini, e che ora vivono nella gloria di Dio, è un immenso dono di Sapienza e di Speranza per la loro germinale esistenza” chiarisce mons. Giorgio Marangon ai propri parrocchiani.
Alla festa, i giovani sono invitati a venire vestiti come il proprio santo preferito, e il costume più fedele alla realtà storica del santo sarà premiato con una sorpresa. Una manifestazione che non solo vuole riportare al legame con la tradizione cristiano-cattolica della festa di Ognissanti, ma che spinge anche i ragazzi a pensare a qualcosa di più sereno e positivo, quale l’esempio di un santo, che in modo esemplare ha realizzato la propria umanità nell’amore mediante il dono sincero di sé al Signore per beneficiare i fratelli.
Non un dolcetto e scherzetto inoltre, richiesto alle porte delle case senza capire il vero senso del gesto, ma dolci e bibite da condividere in compagnia e voglia di fare festa, quella vera, senza maschere abbruttite, che hanno lo scopo di far spaventare, ma abiti che diano “luce” e bambini consci del vero significato della festa del primo novembre. Una festa che il parroco, registrando le preoccupazioni di alcuni genitori, vuol far riscoprire nel suo significato più profondo, proponendo ogni anno di porre alla finestra della propria casa l’immagine di un Santo con un cero che arda tutta la notte. “I santi sono coloro che più sono riusciti ad assomigliare a Gesù e ora sostengono il nostro cammino spirituale e ci ricordano che siamo chiamati a diventare santi. In prossimità di questa solennità è importante che ci apriamo alla loro azione spirituale che in quel giorno si fa più intensa nei nostri confronti” viene sottolineato nel foglietto parrocchiale. Un gesto, quello di collocare un santo alla finestra, che va accompagnato con la spiegazione catechetica.

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