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A Camposampiero la solidarietà non va in quarantena

Abbiamo chiesto a Paola Betto, responsabile Caritas Interparrocchiale di Camposampiero, come si è dovuta modificare nel territorio l’attività di sostegno per le persone più fragili.

04/04/2020

Anche la solidarietà si deve adeguare alla emergenza sanitaria da Covid-19. Abbiamo chiesto a Paola Betto, responsabile Caritas Interparrocchiale di Camposampiero, come si è dovuta modificare nel territorio l’attività di sostegno per le persone più fragili.

Come sta procedendo l’attività della Caritas interparrocchiale di Camposampiero in questo periodo di emergenza sanitaria?

Nelle restrizioni di movimento imposte dalle normative in vigore, si è in contatto telefonico (anche attraverso il prezioso servizio dei parroci) con persone anziane, sole, ammalate o che sappiamo in situazioni di fragilità. Si cerca comunque di mantenere contatti con i Servizi sociali del Comune e con l’assistente sociale, per continuare la rete di solidarietà che, piano piano si è costruita con il progetto “Sentinelle della fragilità”.

Come procede la raccolta e distribuzione viveri nella Casa della Carità, intitolata a mons. Pavanello?

In accordo con l’Amministrazione comunale e con la Protezione civile, e nel rispetto scrupoloso delle disposizioni governative, si garantisce la distribuzione quindicinale della borsa spesa a circa 25 famiglie di Camposampiero che vivono in accertato stato di difficoltà, e che normalmente sono prese in carico dal centro d’ascolto Caritas interparrocchiale. E’ temporaneamente sospesa la raccolta mensile (prima domenica del mese) di generi di prima necessità, che è sostenuta dal progetto “Dono una spesa” a cui aderiscono circa 70 famiglie e/o gruppi delle nostre parrocchie. Pertanto il prossimo 5 aprile non si raccoglieranno gli alimenti; speriamo di riprendere con la prima domenica di maggio.

Il centro d’ascolto continua a funzionare, oppure è stato momentaneamente sospeso?

E’ sospesa la normale attività del centro d’ascolto interparrocchiale Caritas, ma è attivo tutto il giorno un numero di telefono (333 9922571) dedicato alle emergenze, o semplicemente per parlare con qualcuno. Si può fissare un appuntamento con un operatore nel rispetto scrupoloso delle disposizioni governative.

Essendo ovviamente sospeso il servizio del doposcuola offerto dalla Caritas, sono state messe in atto altre forme di supporto scolastico ai bambini che sono forzatamente a casa?

Ci stiamo attivando, prossima attenzione sarà rivolta a quelle famiglie con figli in età scolastica (specie scuola primaria) che potrebbero avere difficoltà con la didattica a distanza per mancanza di ausili (Pc e stampanti) o per poche competenze tecniche. Nei prossimi giorni, proveremo a fare una valutazione del bisogno con alcune famiglie, specialmente per quanto riguarda la stampa delle schede didattiche

I volontari di Caritas e le Sentinelle della fragilità sono stati coinvolti dal Comune o Protezione civile per la spesa alimentare e farmaceutica a domicilio degli anziani obbligati a stare in casa?

I volontari del centro d’ascolto e le Sentinelle della fragilità non sono direttamente coinvolte nella consegna a domicilio di borse spesa o farmaci; per il momento è una attività di cui si fa carico la Protezione civile. 

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