lunedì, 16 settembre 2024
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Piogge torrenziali in Paraguay

Sono esondati i fiumi e molte famiglie sono sfollate

La diocesi di Misiones è circordata da due fiumi, il rio Paraná e il rio Tebicuary. Per quest’anno era previsto il fenomeno climatico del “niño”, arrivato puntuale a metà ottobre come risultato di intense e continue piogge, che hanno causato lo straripamento di entrambi i fiumi.

Tra le popolazioni più danneggiate, sicurmente abbiamo la città di Villa Florida, sulle rive del Tebicuary. Qui la gente si dedica prevalentemente alla pesca o alla fabbrica di mattoni. Molte famiglie sono state costrette a lasciare la loro casa, altri hanno definitivamente perso i loro posto di lavoro e i beni necessari alla sopravivenza. Anche Ayola, sul rio Paraná, conta con numerose famiglie sfollate e accolte in alberghi o tendopoli messe a disposizione sia dal Comune che dall’Ente binazionale Yacyreta. Il Comune di Yabebyry (dove è presente al cooperatrice Germana Gallina) è stata, invece, colpita da temporali e fortissimi venti. Il risultato della violenza del vento e della grandine ha danneggiato numerose abitazioni che si sono ritrovate senza il tetto.

In questa occasione la diocesi di San Juan Bautista per mezzo del vescovo Pedro Collar ha inviato una lettera titolata “Appello alla solidarietà e alla Cura della Casa comune”: “La nostra gente in generale sta soffrendo le conseguenze del cambio climatico, che sta generando situazioni economiche e sociali molto critiche... molte famiglie si vedono costrette ad abbandonare le loro case e cercare rifugio altrove, in posti più sicuri; e questo si va a sommare al difficile accesso ai beni necessari per vivere. Per questo motivo faccio un accorato appello a organizzarsi in tutte le parrocchie e associazioni per collaborare con le Istituzioni locali, in sintonia con la Giornata mondiale dei poveri, il cui tema era «Non distogliere lo sguardo dal povero» (Tb 4,7), e realizzare una campagna di solidarietà. In vista, poi, della realtà del cambio climatico e delle sue conseguenze, è urgente che prendiamo misure necessarie alla tutela della nostra Casa comune con buone pratiche amiche dell’ambiente, sia nelle aree urbane che in quelle rurali. Come ci ricorda papa Francesco, sentiamo urgente superare quel paradigma tecnocratico che consiste in una ideologia nefasta, utilitaristica e distorta di approccio alla realtà. E’ una ideologia che impone una visone del mondo che genera sfruttamento, spreco, soprattutto a danno dei più fragili, poveri e abbandonati. Si tratta di una falsa visione, che idolatra una certa comprensione della tecnologia, del mercato, che si orienta all’esercizio del potere distruttivo (LS 104, LD 28)”.

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