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Incidenti sul lavoro, messa con il Vescovo nella giornata dedicata alle vittime

A Spresiano e a Camposampiero le assemblee dell’Anmil, Associazione mutilati e invalidi del lavoro di Treviso e Padova. I dati: nel 2023 già 657 decessi in Italia nel mondo del lavoro

“Abbiamo trasformato anche il lavoro in luogo di dolore e di morte. E’ vero, gli incidenti possono succedere, ma non può accadere che non si faccia di tutto per evitarli”. E’ il forte richiamo arrivato dal vescovo Michele Tomasi, che domenica scorsa ha presieduto la celebrazione eucaristica a Spresiano, dove si è recato per la prima volta, alla quale erano presenti i partecipanti all’assemblea provinciale trevigiana dell’Anmil, l’Associazione mutilati e invalidi del lavoro, promossa in occasione della 73ª Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro.

Un grazie al Vescovo è venuto dal parroco di Spresiano, don Giuseppe Viero, e dal presidente dell’Anmil di Treviso, Gianni De Santi.

Il lavoro, ha spiegato il Vescovo, è luogo della promozione della persona, la quale, attraverso di esso, com-partecipa alla creazione. E “non deve diventare luogo di ingiustizia e oppressione”. Per quanto riguarda i lavoratori, non possono essere le leggi del mercato a dominare, poiché “il lavoro non è una merce, il mercato del lavoro non è come il mercato della frutta. Qui è la persona stessa che agisce e si impegna nella storia e nella vita”. La riflessione ben si collegava alle Letture domenicali, e in particolare alla parabola evangelica dei vignaioli che uccidono prima i servi del loro padrone, e poi anche il figlio. “Non facciamo come quei vignaioli”, ha detto mons. Tomasi, i quali “stupidamente”, vogliono ottenere con la violenza ciò che, in realtà, già ci è stato donato.

Dopo la messa, gli iscritti all’Anmil si sono diretti in corteo verso il monumento ai caduti, e poi verso il municipio, dove, in sala consiliare, hanno tenuto la propria assemblea. Vi hanno preso parte anche il sindaco di Spresiano, Marco Della Pietra, il prefetto Angelo Sidoti, il presidente della Provincia, Stefano Marcon, e il direttore dell’Inail territoriale, Donatello Ghezzo.

Il luogo dell’assemblea era già stato fissato da tempo, ma il caso ha voluto che proprio a Spresiano siano molto fresche le ferite per l’ultimo incidente mortale sul lavoro avvenuto in provincia di Treviso: a perdere la vita, in una cava della Inerti Canzian, era stato il quarantottenne Andrea Toffoli.

La celebrazione a Camposampiero

Quest’anno la sezione di Padova dell’Anmil ha scelto la città di Camposampiero per celebrare a livello provinciale la Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro. E’ stato un evento di carattere nazionale, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, svoltosi domenica 8 ottobre in simultanea in numerose località italiane per sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli che i lavoratori devono affrontare ogni giorno.

L’Anmil, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo anniversario di fondazione, è una associazione che promuove iniziative tese a migliorare la legislazione in materia di infortuni sul lavoro e di reinserimento lavorativo, ed è impegnata a sensibilizzare l’opinione pubblica su temi riguardanti la prevenzione degli infortuni e le politiche per la sicurezza dei posti di lavoro.

La celebrazione si è svolta in tre distinti momenti e ha visto un’ampia partecipazione di rappresentanze di Amministrazioni comunali e di sedi locali Anmil della provincia, e di numerosi mutilati e invalidi del lavoro con i loro famigliari.

Inizialmente, nella chiesa di Camposampiero, il parroco don Claudio Bosa ha officiato la messa in suffragio dei caduti sul lavoro.

Dopo la cerimonia religiosa un corteo accompagnato dalla banda musicale di Loreggia, dai gonfaloni delle Pubbliche amministrazioni e dalle bandiere associative, si è diretto fino al locale monumento dedicato alle vittime del lavoro situato in via Bonora, di fronte alla casa di riposo, per la deposizione di una corona di alloro.

Il terzo momento è consistito nella cerimonia civile nel municipio di Camposampiero con gli interventi delle autorità politiche e civili. Per l’Anmil è intervenuto il presidente territoriale Bruno Giraldo che ha relazionato sui vari aspetti, purtroppo ancora critici, della sicurezza degli attuali ambienti di lavoro.

Dopo la sua relazione e un intervento di un rappresentante dell’Inail (Istituto nazionale assicurazione infortuni sul lavoro) di Padova, ai nuovi grandi invalidi e agli invalidi minori sono stati consegnati i brevetti e distintivi d’onore.

I dati: nel 2023 già 657 decessi in Italia nel mondo del lavoro

Sono 1.090 i lavoratori che da gennaio a dicembre 2022 hanno perso la vita da Nord a Sud, con una media di oltre 90 vittime al mese. Stiamo parlando ancora di oltre 20 decessi alla settimana e di almeno 3 infortuni mortali al giorno. Sono 790 gli infortuni mortali verificatisi in occasione di lavoro e 300 in itinere (cresciuti del 21% rispetto all’anno precedente quando era maggiormente diffuso lo smart working).

Mauro Rossato, presidente dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro Vega Engineering di Mestre, introduce così la più recente e dettagliata indagine realizzata dagli esperti del proprio team in cui si delineano ancora tristemente i contorni di una situazione sempre più preoccupante. “E purtroppo – sottolinea Mauro Rossato – siamo consapevoli di come in questo drammatico bilancio restino fuori molti altri decessi. Quelli che appartengono all’economia sommersa e tutti i lavoratori che non sono assicurati Inail. Ci auguriamo, dunque, che il nostro impegno quotidiano nell’elaborazione di questi studi possa sostenere un concreto percorso di prevenzione degli infortuni sul lavoro”.

La fascia d’età più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è sempre quella tra i 55 e i 64 anni (303 su un totale di 790). Ma l’indice di incidenza più alto di mortalità rispetto agli occupati viene rilevato ancora tra i lavoratori più anziani, gli ultrasessantacinquenni, che registrano 93,6 infortuni mortali ogni milione di occupati.

Se si considerano i dati dei primi otto mesi del 2023, Inail registra già 383 mila infortuni e 657 decessi, quasi 100 vittime al mese, praticamente 3 morti al giorno come riporta Anmil.

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