Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Federmoda -Confcommercio: Maria Beatrice Paludetti riconfermata alla presidenza
Nuovo mandato e nuovo corso per Federmoda -Confcommercio della provincia di Treviso: Maria Beatrice Paludetti (di Vittorio Veneto) è stata riconfermata alla presidenza. Per il prossimo mandato la affiancheranno i due vicepresidenti: Luigi Bariviera di Conegliano ed Ennio Bincoletto di Oderzo, insieme ai consiglieri Giancarlo Pupin, Enrico Barcè (entrambi di Trevisoo), Marta Gerolimetto (di Castelfranco), Fiamma Polin (di Montebelluna) Claudio Tirindelli (di Volpago). Nell’insieme, il Consiglio è espressione di tutto il territorio provinciale.
In apertura, dopo il saluto della Presidente provinciale di Confcommercio Dania Sartorato e del presidente nazionale Pelloni, è intervenuta l’assessora regionale Elena Donazzan che agli imprenditori riuniti ha ribadito come “il commercio di prossimità rappresenti un numero significativo di posti di lavoro e proprio il piccolo commercio, che resta stabilmente sul territorio, è il miglior ambasciatore del territorio stesso e del Made in Italy. La Regione può fare molto, anche creando percorsi professionalizzanti mirati”.
Molti i punti al centro dell’interesse della categoria, una delle categorie storiche di Confcommercio, oggi alle prese con la richiesta di ricollocare l’inizio dei saldi al vero termine della stagione, al 27 gennaio, in considerazione del cambiamento climatico.
Nell’ampia e profonda relazione, la presidente Maria Beatrice Paludetti, ha snodato gli aspetti salienti del rilancio dei negozi di moda: il tema del ricambio e la carenza di percorsi professionalizzanti per i venditori, il cambiamento intergenerazionale dei consumatori, la convivenza tra negozio fisico e l’acquisto on line, il proliferare delle grandi superfici di vendita, il caro affitti e la tenuta del commercio di prossimità, in un contesto sociale e culturale in cui la moda appare sempre più come un “concetto ampio” che comprende vari elementi distintivi e che diventa sempre più creazione di un proprio stile.
In un momento in cui “tutto sembra cambiato”: a partire dall’eleganza come valore, quello che non è sembrato cambiato oggi, in assemblea di Federmoda, è la compattezza della categoria: consapevole di essere ambasciatore del Made in Italy, di interpretare un ruolo sociale e culturale nelle città e nei centri urbani, perché le vetrine dei negozi di moda, non illuminano solo le piazze o le vie, ma accendono i desideri dei consumatori e delle nuove ed emergenti borghesie.