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Cristian Rosteghin nuovo presidente delle Acli venete

Il nuovo Consiglio regionale, riunitosi il 25 novembre a Padova per la sua prima seduta, lo ha eletto come successore di Andrea Citron.

È Cristian Rosteghin il nuovo presidente delle Acli regionali del Veneto. Il nuovo Consiglio regionale, riunitosi il 25 novembre a Padova per la sua prima seduta, lo ha eletto come successore di Andrea Citron, che come previsto dallo statuto associativo ha lasciato l’incarico dopo due mandati. Si è conclusa così la fase congressuale delle Acli venete: un lungo cammino di democrazia interna che ha coinvolto oltre 17 mila soci, avviato lo scorso giugno con le assemblee dei 130 circoli attivi nel territorio della regione e culminato nel Congresso regionale celebrato lo scorso 9 novembre a Rovigo.

Veneziano, 53 anni, Rosteghin è direttore del Caf Acli Venezia. La presidenza regionale delle Acli è solo l’ultimo tassello di un lungo percorso di impegno all’interno del Sistema Acli, iniziato nei primi anni Duemila e che negli ultimi anni lo ha portato a ricoprire la carica di vicepresidente regionale, consigliere nazionale e componente del CdA nazionale di Caf Acli. Dal 2018 è portavoce del Tavolo regionale dell’Alleanza contro la povertà.

Per i prossimi quattro anni sarà coadiuvato dalla nuova presidenza regionale, formata da un rappresentante di ogni provincia - Claudio Bolcato (Verona), Carlo Cavedon (Vicenza), Maurizio Drezzadore (Padova), Luca Gianesella (Rovigo), Pierangelo Molena (Venezia), Laura Vacilotto (Treviso) e Tomaso Zampieri (Belluno) – oltre alla responsabile del Coordinamento Donne Roberta Cusin e al presidente regionale Us Acli, Renato Burato.

“Nell’anno dell’ottantesimo della fondazione delle Acli – sottolinea il neo presidente Rosteghin – sentiamo forte il dovere di rilanciare l’impegno a favore delle nostre comunità, a partire proprio dal Veneto, una delle regioni in cui da sempre la nostra associazione è più radicata. Vogliamo dare risposta ai bisogni delle persone, a partire da chi è più in difficoltà, facendo leva sul patrimonio umano e professionale che abbiamo accumulato negli anni, rappresentato da circoli, servizi, associazioni, cooperative ed enti di formazione. Per questo rilanceremo in particolare gli ambiti della progettazione sociale e della formazione, per dare nuovo slancio allo spirito di servizio che da sempre ci anima”.

“In secondo luogo – conclude Rosteghin – riteniamo importante far sentire la voce delle Acli sui grandi temi su cui si gioca il futuro del nostro territorio. A partire, restando sulla stretta attualità, da autonomia e sanità pubblica. Sentiamo il dovere di essere da stimolo sia ai cittadini che alle istituzioni, promuovendo l’elaborazione di riflessioni e approfondimenti e facendoci carico di una visione a lungo termine per il bene comune che troppo spesso è mancata negli ultimi anni”.

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