Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Sono iniziati i preparativi del Grest 2022!
Presentato il sussidio a duecento organizzatori e responsabili del centro estivo in parrocchia. Presente il vescovo Michele. Con Gian e la nonna alla scoperta dei cinque continenti e delle loro favole. Questa in estrema sintesi la storia
Giovedì 23 marzo, all’auditorium S. Pio X di Treviso, più di 200 persone, organizzatori e responsabili dei Grest di 75 parrocchie, hanno risposto all’invito di Noi Treviso associazione in occasione della presentazione del Grest 2022, “Beija-flor - racconti di un’estate”.
La commissione diocesana, coordinata da Noi Treviso associazione, quest’anno era formata da don Dario Magro, parroco e referente di Animazione in Corso, don Paolo Slompo, direttore dell’Ufficio di Pastorale giovanile, don Paolo Magoga, direttore dell’Ufficio di Pastorale sociale e del Lavoro e Salvaguardia del Creato, don Gianfranco Pegoraro, direttore del Centro Missionario, Laura Biondo e Christian Bison, consiglieri di Noi Treviso che hanno animato e moderato la serata.
Dopo la preghiera e il saluto del presidente Noi, don Bernardo Marconato, è intervenuto il vescovo Michele che non ha voluto mancare a questo primo appuntamento in presenza, cercando di rispondere alla domanda “Si può essere sinodali facendo Grest?”. “Rispondo a questa domanda - ha esordito mons. Tommasi - con un altro interrogativo: Si può essere non sinodali al Grest? Si può pensare di fare un’esperienza che coinvolge tante persone senza farlo insieme? No, non si può. Già ritrovarci qui, stasera, è un frutto dell’aver pensato l’attività di questa estate. Adesso è già Grest: nel momento in cui avete coinvolto gli uffici diocesani in questa Commissione, ricordando che bisogna lavorare insieme, vuol dire che siete stati chiamati, che avete già nel cuore i vostri ragazzi e allora questa presenza è già Chiesa, è Sinodo, perché Sinodo è il nome della Chiesa. Sinodo vuol dire camminare insieme: non si può essere non sinodali, ci siamo già dentro. Quello che dobbiamo mettere nelle nostre esperienze estive c’è già: l’amore di Dio è in ciascuno di voi che siete qui e fa in modo di non vedere l’ora di mettervi a disposizione per fare il bene degli altri. L’amore di Dio è così sovrabbondante che straripa e si riversa sugli altri: ci sono responsabilità perché il bene va fatto bene, ma il gusto di vivere questo dono ricevuto deve essere più grande così è più grande la gioia della Pasqua rispetto alla fatica della Quaresima. Sinodali - ha concluso il Vescovo - vuol dire fare la strada insieme così come fate al Grest e don Tonino Bello diceva che è l’insieme l’importante e chi meglio di Noi può essere profeta dell’insieme. In questa esperienza si può vivere anche il culto spirituale: dell’esperienza che faremo, quella di vivere insieme un tempo donato da Dio per crescere mossi dallo Spirito Santo. E’ logico vivere così, amare così perché sono felice solo quando sono con te e allora quello che faremo diventerà culto, preghiera. Dobbiamo fare esperienze che ci allarghino lo sguardo, e il Grest lo è: ogni volta che ci lasciamo toccare da qualcuno di diverso, ci arricchiamo, diventiamo più belli; quello che facciamo con amore, senza paura, responsabili con gioia e felici di crescere insieme; questa è la sinodalità!”.
Subito dopo la parola è passata a don Dario Magro e allo staff di Animazioni in Corso che hanno presentato la storia-guida con protagonista un ragazzo, Gian. “Le vacanze di Gian sono rovinate dall’improvvisa partenza della badante della nonna - ha descritto don Dario -. Gian dovrà seguire la nonna durante il giorno quando mamma e papà sono al lavoro e il fratello più grande riesce ogni volta a evitare l’impegno. L’appartamento della nonna è pieno di cimeli, tante foto di vari posti del mondo. Una dedica lo colpisce: «Alla miglior Acchiappafiabe, firmato G.L.». Incuriosito, Gian chiede alla nonna cosa significhi «acchiappafiabe» e la nonna prende quindi un mappamondo lo fa girare e chiede a Gian di fermarlo con un dito. Ogni continente selezionato avrà una sua fiaba. Da quel momento - ha concluso don Dario - Gian va dalla nonna con la voglia di scoprire le storie, o i giochi del mondo o le tradizioni religiose. E’ una storia - ha concluso don Dario - basata sui cinque continenti e favole provenienti da varie parti del mondo”.
Quindi don Paolo Slompo ha illustrato il percorso di formazione per animatori che ha come obiettivo quello di creare gruppo tra gli animatori, conoscere i propri compagni di viaggio, condividere motivazioni e paure che abitano il cuore di ciascuno all’inizio del percorso per affidarle ai fratelli e al Signore. Le schede saranno di aiuto agli animatori anche per ampliare la propria mappa affettivo-relazionale, sperimentando la bellezza della condivisione. “E’ un cammino che si realizza - ha precisato don Paolo - a partire da quanta fiducia mettono nella proposta di Gesù e nell’amicizia con gli altri animatori”. Successivamente don Paolo Magoga ha illustrato alcune schede utili per affrontare al Grest il tema della pace evidenziandone “le sorgenti ”, prendendo spunto da alcuni passi del Catechismo della Chiesa Cattolica: “Il rispetto e lo sviluppo della vita umana richiedono la pace. La pace non è la semplice assenza della guerra e non può ridursi ad assicurare l'equilibrio delle forze contrastanti. La pace non si può ottenere sulla terra senza la tutela dei beni delle persone, la libera comunicazione tra gli esseri umani, il rispetto della dignità delle persone e dei popoli, l'assidua pratica della fratellanza”.
Infine l’invito a non sprecare materiali e a usarne di riciclabili e di continuare, come l’anno scorso, a fare esperienze, laboratori e uscite per valorizzare la bellezza del creato. Presentate le convenzioni da inserire in una giornata di Grest: tra le tante, quella promossa dal Pime “Mi SThai a cuore” dal 14 giugno al 15 luglio, una mostra itinerante preparata dal Centro Missionario diocesano, un week-end di formazione per animatori (Open space light 11-12 giugno a Marcon) e l’ospitalità al Centro di Spiritualità e Cultura don Paolo Chiavacci di Crespano del Grappa dal titolo “Un bosco da vivere”. Tutto il materiale è a disposizione on-line e scaricabile nel sito di Noi Treviso e in quello della Pastorale giovanile, così come la registrazione integrale della serata sul canale Youtube della Diocesi.
Il sussidio cartaceo con tutte le favole di “Beija-flor” si può richiedere all’Ufficio Missionario in Casa Toniolo a Treviso. Buon Grest a tutti! (C.B.)