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Rodin, un grande scultore a Treviso

In esposizione fino al 3 giugno a Santa Caterina 50 sculture, 23 disegni su carta e 2 dipinti al museo trevigiano, a conclusione delle celebrazioni per il primo centenario della scomparsa del celebre artista francese.

A qualcuno è sembrato voler mettere le mani avanti, da parte di Marco Goldin, re Mida tra gli organizzatori di eventi d’arte, rispetto alla mostra “Rodin. Un grande scultore al tempo di Monet” da lui ideata e curata, visitabile al museo di Santa Caterina di Treviso fino al prossimo 3 giugno. Non basta che sia la prima grande mostra di questo livello fatta in Italia per lo scultore francese definito l’erede di Michelangelo. Il problema sembra essere proprio il soggetto, la scultura, un azzardo per una mostra che ha sempre puntato sì alla qualità, ma anche sui grandi numeri, improponibili in questa occasione visto che il genere scultura è bypassato dal 95 per cento delle persone che frequentano i musei. Azzardo o non azzardo, tralasciando i numeri al botteghino, questa è davvero una mostra che merita una visita: 50 sculture, 23 disegni su carta e 2 dipinti bastano per indicare la portata dell’evento. E poi altre indicazioni. “Treviso è stata scelta dal Musée Rodin di Parigi per accogliere la mostra conclusiva delle celebrazioni per il primo centenario della scomparsa di Auguste Rodin (1840 – 1917), completando così il programma di grandi esposizioni che quest’anno ha già coinvolto, tra gli altri, il Grand Palais a Parigi e il Metropolitan a New York”. Un punto d’orgoglio, quindi, questa esposizione al Museo Santa Caterina, promossa dal Comune di Treviso e da Linea d’ombra, che la produce e organizza. In Italia, perché qui si è sviluppato il genio di Rodin.
Significativo che a pesare sulla scelta del capoluogo trevigiano abbia contribuito anche il fatto che Treviso sia la città di Arturo Martini, il gigante della scultura italiana, e non solo, del Novecento, giovane contemporaneo e “artista che guardò con interesse anche al grande maestro d’oltralpe”.
E quindi, pazienza che non sia facile avvicinarsi alla scultura, sicuramente meno popolare della pittura del contemporaneo Monet. Per accorgersi di questo basta considerare il ridotto numero di insegnanti iscritti all’incontro con Marco Goldin in vista di una possibile visita degli studenti: “Professori, portate i ragazzi, almeno gli studenti di Treviso a vedere Rodin”. E’ l’appello lanciato da Goldin.
Questa esposizione a Santa Caterina è anche l’occasione per inaugurare gli spazi integralmente restaurati della sala ipogea, 400 metri quadrati, intitolata a Giovanni Barbisan, dove sono riuniti ora i capolavori fondamentali di Auguste Rodin, dal Pensatore, al Bacio (immagine della mostra, ispirato alla storia di Paolo e Francesca), al Pensiero.  
Tre le sale da visitare, in un percorso di carattere squisitamente cronologico, seguendo quelle che sono tutte le tappe del percorso artistico dello scultore ed evidenziando “il suo fortissimo interesse per Michelangelo e per la scultura rinascimentale italiana”. Non solo Michelangelo, però, ma anche le influenze di Donatello e Bernini, oltre al fondamentale rapporto con la Divina Commedia. I visitatori potranno rendersi conto della “capacità di Rodin di trasformare la materia, rendendo morbido, sensuale, vibrante il marmo non meno che il gesso, prima delle fusioni in bronzo. Come documenterà anche il catalogo-monografia che accompagnerà la mostra”, spiega Marco Goldin. I due quadri presenti nella mostra sono una grande e famosa tela di Edvard Munch, del 1907, che ritrae la statua del Pensatore nel giardino del dottor Linde (importante collezionista sia di Rodin che di Munch) a Lubecca, e un quadro di Monet, presente, tra gli altri, nella famosa mostra Monet/Rodin che si svolse a Parigi nell’estate del 1889 nella galleria di Georges Petit. Anche altre tre delle sculture di Rodin comprese nel percorso trevigiano erano esposte in quella mostra.
Per tutti questi motivi, al termine della presentazione, Marco Goldin non può che affermare con soddisfazione: “Da tempo desideravo proporre al pubblico italiano una mostra dedicata a Rodin, alla sua vita e alla sua opera, anche per il suo interesse tanto forte verso la cultura del nostro Paese. Sono davvero felice che questo possa avvenire nella mia città, Treviso, facendo scattare quella gara di ineguagliabile bellezza con Arturo Martini”.
La mostra è promossa dal Comune di Treviso e da Linea d’ombra. Prodotta e organizzata da Linea d’ombra, in collaborazione con il musée Rodin di Parigi.
Main sponsor: Gruppo Baccini srl.
Partner istituzionali: Camera di Commercio di Treviso, Unindustria Treviso, Confartigianato Treviso, Coldiretti Treviso, Confcommercio di Treviso.
Sponsor: Banco BPM, Pinarello spa, Gruppo De Longhi spa, Zanardo servizi logistici spa, AIM Energy, Consorzio di tutela della denominazione di origine controllata Prosecco, CEV, Numeria sgr, Crich.
Orario mostra
da lunedì a giovedì: 9-18, da venerdì a domenica: 9-19.
Aperture straordinarie
29 marzo, 2, 3, 23, 24, 25, 26 e 30 aprile: 9-19, 1 maggio: 9-19.
Servizio prenotazioni e informazioni
tel. 0422 429999, biglietto@lineadombra.it, da lunedì a venerdì: 9-13.30 e 14.30-18, sabato: 9-13, chiuso domenica e festivi.

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