Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Pordenonelegge: uno sguardo sul mondo
Al festival della letteratura tornano gli scrittori stranieri, dal 15 al 19 settembre. Sabato 18 l'incontro con il premio Nobel Kazuo Ishiguro. Una voce importante sarà quella di Kader Abdolah, lo scrittore iraniano rifugiato in Olanda
A pordenonelegge 2021 la letteratura straniera torna in presenza dal 15 al 19 settembre.
Protagonista eccellente del festival è certamente lo scrittore Kazuo Ishiguro, premio Nobel per la Letteratura 2017, uno dei più amati scrittori contemporanei. Sabato 18 settembre (ore 15.30, Capitol) presenterà “Klara e il sole” (Einaudi), per offrirci una nuova meditazione sulla complessità del cuore umano, composito e sfaccettato come i riquadri in cui si fraziona la vista dell’androide Klara. E’ questo, al momento, l’unico intervento previsto in streaming.
Molte le anteprime, come nel caso di Peter Cameron, il romanziere statunitense dallo stile raffinato e graffiante: presenterà a pordenonelegge il nuovo romanzo, “Anno bisestile” (Adelphi), una storia sorprendente che ci riporta nella Soho dei suoi esordi. Appuntamento domenica 19 settembre (ore 11, Spazio S. Giorgio). Al festival, fra le voci più attese, il romanziere francese Hervé Le Tellier, vincitore del premio Goncourt e caso letterario dell’anno: sabato 18 settembre (ore 18.30, Capitol) presenterà il suo ultimo avvincente romanzo, “L’anomalia” (La nave di Teseo) che indaga la verità e i suoi inganni, alla ricerca dell’anomalia nascosta che può sfiorare la vita di ognuno di noi.
Una voce importante sarà quella di Kader Abdolah, lo scrittore iraniano rifugiato in Olanda. Il suo incontro sarà dedicato all’ultimo romanzo, “Il sentiero delle babbucce gialle” (Iperborea). Un romanzo di formazione che è in realtà un viaggio interiore alla ricerca di sé, delle proprie radici di uomo e di artista.
Ancora a pordenonelegge un nome di spicco della letteratura internazionale: Brian Catling, artista di fama, poeta, accademico, scultore, pittore e artista performativo - suo il celebre memoriale per la Torre di Londra - ci farà entrare in un mondo dove realtà e finzione si fondono, sabato 18 settembre (ore 21.30, Auditorium della Regione) presenterà “Vorrh. La foresta senza fine” (Safarà), un plot dove il cacciatore diviene la preda e le fragili esistenze di tutti sono in pericolo.
E la scrittrice e classicista britannica Natalie Haynes sarà a pordenonelegge sabato 18 settembre (ore 11, Capitol) con “Il canto di Calliope” (Sonzogno), rivisitazione di una delle più grandi narrazioni di tutti i tempi, l’Iliade, che dà voce alle donne troiane trasmettendoci anche il loro sentimento sull’epopea della guerra di Troia.
Anteprima a pordenonelegge per la scrittrice egiziana Nadia Wassef, che pubblica per Garzanti “La libraia del Cairo”, un memoir sull’apertura della prima libreria moderna e fieramente indipendente d’Egitto. L’autrice racconterà giovedì 16 settembre (ore 21.30, Capitol) trionfi e battute d’arresto, incontri ostili e atti di grande generosità.
E Graeme Armstrong, scrittore rivelazione della scena britannica, a pordenonelegge presenterà in anteprima sabato 18 settembre (ore 15, Ridotto del Teatro Verdi) il suo primo romanzo, “La gang”, un libro potente sulla vita dei giovani in Gran Bretagna oggi.
Al festival farà tappa domenica 19 settembre (ore 11, Capitol) il genetista e biochimico britannico Kevin Davies: cosa accadrebbe qualora l’umanità potesse correggere e modificare la sostanza stessa del codice genetico, guidandoci nei meandri del Crispr, un sistema di editing genetico la cui scoperta è valsa a Charpentier e Doudna il Nobel per la Chimica 2020.
Arriva al festival anche l’ex star del calcio Lilian Thuram con “Il pensiero bianco”. Doppio appuntamento per lui: venerdì 17 settembre, alle 11 a Pordenone e alle 21 a Maniago.
Fra gli autori internazionali più attesi c’è sicuramente Fernando Aramburu, vincitore del premio Crédit Agricole FriulAdria. Il riconoscimento sarà consegnato venerdì 17 settembre, alle 18 al Teatro Verdi di Pordenone. E subito dopo sarà protagonista di una conversazione sugli incroci fra storia e romanzo.
Sempre venerdì 17 settembre (ore 15.30, Spazio S. Giorgio) ci sarà anche Taner Akçam, l’autore che ha indagato a lungo sul genocidio armeno, recuperando prove inedite di questa tragedia, consegnate al suo “Killing orders” edito da Guerini.
Dettagli e aggiornamenti sul sito pordenonelegge.it.