Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
“Omaggio a Pio X”, presentazione del libro di mons. Bonora
Nel grato ricordo della peregrinatio corporis di papa Pio X nel Veneto, nella Sala Ducale dell’episcopio di Treviso, venerdì 10 maggio, alle ore 17 verrà presentato lo studio di mons. Lucio Bonora, “Omaggio a Pio X. Ritratti coevi”, con la prefazione di papa Francesco. Oltre all’autore, interverranno mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso sul tema “L’odierno incontro nella vita”; il card. Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero per le cause dei santi, sul tema “Negli occhi di un Pontefice, il volto della Chiesa”; don Luca Vialetto, direttore del Museo diocesano di Treviso, sul tema “Dipingere l’anima”. Moderatore sarà mons. Stefano Chioatto, direttore dell’Archivio e Biblioteca diocesana di Treviso.
Il volume, di 574 pagine, edito da Kappadue arti grafiche di Ramon di Loria, è articolato nello studio e nella riproduzione di un centinaio di ritratti di papa Pio X, che, durante la sua vita (1835-1914), lo hanno raffigurato come sacerdote, vescovo, patriarca e papa e che furono eseguiti sia da artisti famosi e sia da umili operatori che lo effigiarono in tele a olio, in busti in marmo, in miniature, in monumenti nei quali ne espressero il volto e le sembianze e vennero eseguiti in molti casi con pose appositamente concesse, in altri casi ripresi da semplici fotografie, che in quel periodo si andavano diffondendo in tanti ambienti ecclesiastici e civili dell’Europa, degli Stati Uniti e, anche, del Sud America. La ricerca, durata una dozzina d’anni, ha fornito utile e interessante documentazione non solo sugli artisti e sulla loro creatività espressa in opere che si ammirano in tanti musei pubblici e collezioni private, ma particolarmente sul loro incontro personale/professionale con Pio X e del quale narrarono in riviste o giornali del tempo, le sensazioni vissute, le espressioni scambiate, i risultati della propria opera artistica, contribuendo in tal modo a propagare l’immagine del Papa connotata di soavità, di dolcezza, di melanconia, di propensione all’osservatore e veicolando così la figura di un Pontefice-Pastore che entrò nel cuore dei fedeli ancor prima dell’onore che la Chiesa gli concesse degli altari.
Le quattro grandi fasi di vita di Pio X entro cui si collocano e si espongono i ritratti rinvenuti, sono preceduti da documentati profili del relativo periodo biografico del personaggio, attinti soprattutto dalle testimonianze di quanti lo frequentarono e deposero nel Processo super virtutibus svoltosi a Treviso fra il 1923 e il 1924, a neppure un decennio dalla morte del santo papa trevigiano.