lunedì, 16 settembre 2024
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I giovani bucano “La bolla” di internet

Presentato a Treviso il cortometraggio sui temi dell’informazione e della sicurezza nel web realizzato dalla Consulta Provinciale degli Studenti e da Gruppo Alcuni nell’ambito del progetto “Dalla Carta al Patto di Treviso”. Il cortometraggio fa parte di “Ciak Junior – Il cinema fatto dai ragazzi”. “La bolla”, a Roma alla Camera dei Deputati in occasione del “Safer Internet Day”, il 7 febbraio.

 

È il Parco degli Alberi Parlanti, insieme ad alcune vie e piazze della città coinvolte mercoledì 1 febbraio, a ospitare l’ultima fase delle riprese del cortometraggio “La bolla”, scritto e interpretato da un gruppo di ragazzi della Consulta Provinciale degli Studenti e da Gruppo Alcuni, per la regia di Sergio e Francesco Manfio, nell’ambito del progetto “Dalla Carta al Patto di Treviso”.

In occasione del convegno “Dalla Carta al Patto di Treviso”, svoltosi a novembre 2021, in cui a Treviso è stato presentato il nuovo documento che avrà lo scopo di tutelare i diritti dei minori e disciplinare i rapporti tra informazione e infanzia, Gruppo Alcuni ha dato il proprio contributo ai lavori. D’accordo con il professor Ernesto Caffo, presidente e fondatore del Telefono Azzurro, gli Alcuni hanno pensato che l’aggancio con l’attualità – ora siamo in un periodo storico molto diverso da quello in cui nacque la Carta di Treviso, ormai più di 30 anni fa, ed è necessario estendere il ragionamento a tutti i creatori di contenuti offline e online – e il “salto di qualità” dovesse prevedere un coinvolgimento diretto anche dei ragazzi, che sono i diretti interessati in quanto utilizzatori quotidiani e “abitanti” del digitale.

Un compito appassionante per un gruppo di giovani della Consulta provinciale degli studenti, che si sono cimentati in una riflessione sulle implicazioni profonde della “filter bubble” – letteralmente “bolla di filtraggio” – un fenomeno riscontrato negli ultimi anni, per cui chiunque navighi sul web si ritrova spesso a visualizzare contenuti proposti dalla rete corrispondenti esclusivamente ai propri interessi, causando una mancanza di curiosità e di stimoli specialmente nei giovani (box di approfondimento in coda al comunicato).

Ne è nato il soggetto per “La bolla”, cortometraggio che verrà presentato anche a Roma alla Camera dei Deputati in occasione del “Safer Internet Day”, il prossimo 7 febbraio. Gli interpreti del cortometraggio sono gli studenti stessi che l’hanno scritto, che frequentano le scuole secondarie di 2° grado di Treviso, Mogliano, Oderzo e Vittorio Veneto. A seguire le riprese e lo svolgimento dei lavori anche altri giovani membri della Consulta.

Il presidente di Telefono Azzuro, Caffo, ha spiegato: “L'educazione delle nuove generazioni a una maggiore consapevolezza rispetto alle grandi sfide del digitale non può passare solo dai canali formali della famiglia e la scuola. È il digitale stesso il principale canale dei ragazzi ed è lì che vanno concentrati gli sforzi. Usare i loro codici di comunicazione e il loro linguaggio – diretto e spesso senza filtri – è la chiave per renderli davvero responsabili. Dalla Carta di Treviso promossa trent'anni fa da Telefono Azzurro insieme all'Ordine dei Giornalisti e alla Federazione Nazionale della Stampa Italiana passando per il Patto di Treviso che ne attualizza i contenuti di tutela rispetto alle esigenze di un mondo sempre più multidimensionale e interattivo, il percorso suggerito è sempre quello dell'ascolto dei ragazzi che devono sentirsi al centro di un ecosistema che ha come unico obiettivo quello di rendere il digitale a loro misura. Con tale chiave di lettura, il cortometraggio realizzato dal Gruppo Alcuni di Treviso riesce a dare loro voce, rendendoli protagonisti di questo percorso, accompagnandoli al tempo stesso con un supporto educativo, emotivo e sociale. Porteremo questo importante video-contributo nell'evento che la nostra associazione ha organizzato in occasione del Safer Internet Day a Roma il 7 febbraio dal titolo ‘Un’agenda digitale per l'infanzia e l'adolescenza’, per mettere il binomio ragazzi-digitale anche al centro dell'agenda di governo”.

Il regista Sergio Manfio, riferendosi al Patto, ha aggiunto: “Il motivo principale che ci ha spinto ad aderire all’iniziativa della rielaborazione della Carta di Treviso è il fatto di portare in primo piano la collaborazione tra generazioni. Sentiamo spesso dire che il futuro e il cambiamento sono nelle mani delle prossime generazioni e su questo c’è poco da obiettare; la domanda che ogni persona che lavora a contatto con i ragazzi deve porsi è molto semplice: ‘Come possono le giovani generazioni impegnarsi in un cambiamento (ora), se le generazioni attuali non creano le premesse perché questo avvenga?’. Abbiamo messo la nostra esperienza di comunicatori a disposizione di questi studenti allo scopo di aiutarli (e sicuramente di essere aiutati) a capire a che cosa andiamo incontro. Ecco, quindi, che il comunicare diventa modo per formare e allo stesso tempo strumento per educarsi”.

L’assessora alle Politiche Sociali del Comune di Treviso, Gloria Tessarolo, si è detta molto soddisfatta della realizzazione di questo progetto: “La Giunta lo ha sostenuto fin dalla sua genesi perché nasce da una partecipazione attiva dei ragazzi e delle ragazze ai lavori del Comitato Scientifico e di Promozione "Dalla Carta al Patto di Treviso" dove il Gruppo Alcuni ha conosciuto i giovani studenti della Consulta Provinciale e dove si è aperto il confronto e lo scambio attivo sul tema dei diritti e della sicurezza dei giovani e dei più piccoli nel rapporto con l'informazione e la comunicazione. Grazie al finanziamento ottenuto dal Ministero e all'idea progettuale seminata nel corso dell'Hackathon promosso con Telefono Azzurro nel giugno scorso, oggi "LA BOLLA" è un messaggio concreto che i giovani trevigiani lanciano ai loro coetanei ma anche agli adulti e alle istituzioni di riferimento. Ancora una volta Treviso dimostra di saper ascoltare i ragazzi e di voler costruire con loro progetti a favore di un'adultità serena e responsabile".

E' intervenuto anche la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale, Barbara Sardella “La realizzazione di questo filmato è un po' la sintesi di un lavoro fatto di incontri e riflessioni dei ragazzi della consulta con Gruppo Alcuni, Telefono Azzurro e il Comune di Treviso, che parte dal loro diretto coinvolgimento non solo come destinatari ma come protagonisti del processo, ancora in fase di realizzazione,  di revisione della carta di Treviso. Ciò che vogliamo, con questo come con altri progetti, è che i ragazzi partecipino realmente e attivamente alle decisioni che le istituzioni prenderanno nel loro interesse, e dunque l'obiettivo è quello di favorire più momenti di partecipazione diretta dei ragazzi, che possano fare sentire la loro voce, essere da stimolo a chi decide, con le loro proposte, di lavorare per il bene e nell'interesse dei giovani. Grazie al comune di Treviso, e in questo l'assessore Tessarolo è una preziosa alleata oltre che un profluvio di idee;  diversi sono stati i momenti che hanno visto il coinvolgimento diretto, su varie tematiche sensibili,  dei ragazzi della Consulta e non solo. Penso tra tutte quello sulla violenza di genere, in cui i ragazzi non solo sono stati uditori passivi ma hanno avuto la possibilità di esprimersi, di raccontare, di fare (ad esempio la realizzazione qualche anno fa del logo della casa rifugio Casa Luna), facendoli sentire protagonisti di un processo di crescita e cambiamento, che non può prescindere dal loro diretto contributo. Vorrei dunque ringraziare tutti coloro che hanno avuto fiducia nei nostri ragazzi, coinvolgendoli oggi nella realizzazione di questo cortometraggio che sarà presentato, grazie a Telefono Azzurro, alla Camera, e anche prevedendo la presenza importante di 5 ragazzi trevigiani allo Youth panel del Sic italiano, che vede il coinvolgimento di 40 studenti provenienti da tutta Italia che discuteranno e faranno proposte concrete proprio in tema di comunicazione, minori e uso consapevole del web”.

Luisa Celeghin, referente per le politiche giovanili e la partecipazione della Consulta provinciale, ha lavorato fin dall’inizio a stretto contatto con i giovani coinvolti in questo progetto: “C’è molta soddisfazione tra i ragazzi della Consulta provinciale degli studenti in questo momento. Il cortometraggio è una delle attività scaturite dall’Hacktahon di giugno “Young News: l’informazione ripensata dai ragazzi”, è la realizzazione di un progetto tutto loro; perciò, è naturale che l’entusiasmo e il senso di efficacia siano alti in questo momento. Con loro ho avuto il privilegio di vivere ogni passaggio di formazione ed esperienze – compresa “Giornalisti di classe” dello scorso novembre – di questo percorso al Tavolo tecnico “Dalla Carta al Patto di Treviso”. Adesso li aspetta un passaggio fondamentale: la diffusione di quanto imparato all’interno delle loro istituzioni scolastiche. Sono certa che l’esperienza si arricchirà ulteriormente e che continueremo a dare protagonismo alle loro voci”.

SE VUOI USCIRE DALLE FILTER BUBBLES E ANDARE CONTRO L’ISOLAMENTO INFORMATIVO… BUCA LA BOLLA!

Ecco un eptalogo che i giovani protagonisti del cortometraggio “LA BOLLA” hanno steso per aiutare i propri coetanei a uscire dall’isolamento informativo:

1_Apriti a un’informazione più ampia, utilizza fonti diverse per informarti online e offline

2_Utilizza più motori di ricerca, ne esistono alcuni che non raccolgono le informazioni sul comportamento degli utenti

3_Segui sui social pagine che propongono opinioni differenti dalle tue: allena il ‘punto di vista’!

4_Evita di cancellare dalla cerchia di amici chi non la pensa come te. Diversità è ricchezza. Lo scambio di prospettive aiuta ad ampliare il proprio orizzonte

5_Un consiglio tecnico: svuota spesso la cache.

6_Metti in pratica la disconnessione, S-collegati!

7_Esci con gli amici, cerca anche esperienze reali

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