Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
1968, la grande mutazione: un corso speciale in Seminario
L'appuntamento sugli avvenimenti del 1968 e sugli anni successivi, promosso dallo Studio teologico interdiocesano per gli studenti di teologia, aperto al pubblico nelle due mattinate, intende aiutare a riflettere sull’eredità simbolica della «grande mutazione antropologica» (Pier Paolo Pasolini) e sulle implicazioni per riuscire a comprendere il presente.
In un tempo in cui il mondo degli adulti appare disorientato dall’accelerazione dei tempi e dei cambiamenti, gli eventi del Sessantotto appaiono alle nuove generazioni (i cosiddetti “Millennials”) appartenenti ad un passato remoto senza particolari legami con il presente. Forse può apparire eccessivo associare il 1968 ad eventi storici come le Guerre Puniche o i Moti Risorgimentali, eppure per le generazioni distanti anche solo mezzo secolo inevitabilmente è così. In questo senso i seminaristi non fanno eccezione. Del Sessantotto ne hanno sentito parlare a malapena tra i banchi di scuola, oppure raccogliendo i racconti di qualche parroco ormai anziano che ha vissuto quella stagione da giovane prete o da seminarista. Lo stesso destino appare riservato anche per l’altra grande data del Novecento, il 1989.
La ragione di questa rapida “storicizzazione” è data dal veloce mutare del contesto sociale, culturale e politico, ma anche ecclesiale. Viviamo in un tempo decisamente più disincantato, rispetto all’atmosfera entusiasta della fine dei “favolosi” anni Sessanta. L’onda lunga di quella rottura culturale, generata da una profonda crisi delle forme istituzionali e dei legami sociali codificati attraverso una pressante domanda di partecipazione, oggi appare come infranta sugli scogli della disaffezione e della generale sfiducia verso l’ambito pubblico e le varie forme dell’impegno associato.
In questa prospettiva il Corso speciale, promosso dallo Studio Teologico Interdiocesano per gli studenti di teologia, ma aperta al pubblico nelle due mattinate, intende aiutare a riflettere sull’eredità simbolica della «grande mutazione antropologica» (Pier Paolo Pasolini) e sulle implicazioni per il presente. La proposta ha un duplice intento: porre in relazione i cambiamenti in atto nel presente con il loro passato prossimo per comprenderli in modo più adeguato e viverli con maggiore consapevolezza e rivalutare quegli strumenti che la comunità ecclesiale ha elaborato a partire dalle sollecitazioni che i movimenti degli anni Sessanta le hanno rivolto. Si tratta di quelle forme di partecipazione messe in atto attraverso lo strumento dei vari consigli (pastorale, presbiterale, economico, ecc..), istituiti a vari livelli della vita ecclesiale. Gli organismi di partecipazione alla vita ecclesiale, analogamente alla crisi dei partiti nelle moderne democrazie, richiedono un ripensamento ed un aggiornamento. Per essere espressivi della vita ecclesiale occorre nuovamente mettere a fuoco quegli atteggiamenti necessari per cogliere le diverse opportunità che l’attuale struttura dei consigli offre e che rischia, però, di rimanere “inutilizzata” davanti alla crisi di partecipazione e di fronte ad una stanchezza che in una certa misura è presente oggi nelle comunità cristiane.
Si tratta di un tema tra l’altro molto attuale, dato che il Cammino Sinodale in atto prevede la rivitalizzazione degli organismi di partecipazione alla vita ecclesiale attraverso quella che è stata chiamata “scelta-chiave”. L’auspicio è che il Corso speciale di quest’anno, oltre ad offrire strumenti interpretativi per comprendere il passato ed il presente, possa offrire un contributo di riflessione per questo importante cantiere aperto.
*pro direttore dello Studio teologico interdiocesano Treviso-Vittorio Veneto
Il programma
"La grande mutazione. Crisi delle istituzioni e forme di partecipazione nella società e nella Chiesa dopo il ‘68"
Lunedì 26 febbraio, Sala Pavan - Seminario Vescovile di Treviso: Contestazione e domanda di partecipazione. Relatore Giuseppe Manzato, docente di Sociologia dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ore 9.
Forme di partecipazione alla vita della Chiesa nel post-concilio. Relatore don Andrea Toniolo, docente di Teologia pastorale, Facoltà Teologica del Triveneto, ore 10.45.
Riservato agli studenti dello Studio Teologico. Ore 15, Aule dello Studio Teologico Interdiocesano: Lavori di gruppo. Ore 17, Sala Pavan – Seminario vescovile di Treviso: Ritrovo in assemblea.
Martedì 27 febbraio: tavola rotonda Partecipazione e sinodalità. Intervengono: don Roberto Repole, docente di Teologia, presidente dell’Associazione Teologica Italiana; mons. Giuliano Brugnotto, docente di diritto canonico, Preside della Facoltà di Diritto Canonico San Pio X di Venezia, cancelliere vescovile della Diocesi di Treviso. Ore 9, Sala Pavan - Seminario Vescovile di Treviso.