Da quasi un mese, nella sua malattia, Francesco è sostenuto giorno e notte da una incessante preghiera...
Papa Francesco, preghiere da tutto il mondo per la sua salute

Preoccupazione e preghiere, in tutto il mondo, per la salute di papa Francesco, ricoverato da venerdì 14 febbraio al policlinico Gemelli di Roma, per un’infezione alle vie respiratorie, che via via ha fatto emergere un “quadro complesso”, fino alla diagnosi, martedì scorso, di polmonite bilaterale. “L’infezione polimicrobica, insorta su un quadro di bronchiectasie e bronchite asmatiforme, e che ha richiesto l’utilizzo di terapia cortisonica e antibiotica, rende il trattamento terapeutico più complesso”, hanno fatto sapere i medici.
Papa Francesco “si è alzato e seduto in poltrona, come ha fatto normalmente in questi giorni. Il cuore regge molto bene, è autoventilato”, è stato comunicato da fonti vaticane nella mattinata di mercoledì 19 febbraio.
“Gli esami di laboratorio, la radiografia del torace e le condizioni cliniche del Santo Padre continuano a presentare un quadro complesso”, recitava il bollettino di martedì 18, nel dare la notizia della diagnosticata polmonite, in seguito alla tac. In ogni caso, l’umore del Papa “è buono”. Ringrazia “per la vicinanza che sente in questo momento e chiede, con animo grato, che si continui a pregare per lui”, ha riferito la sala stampa vaticana. Di sicuro conforto al Papa, sono stati alcuni disegni ricevuti da bambini ricoverati nell’unità operativa di oncologia pediatrica del Gemelli. Non ci si nasconde, però, che la degenza non sarà breve, e gli impegni più ravvicinati, a cominciare da quelli di domenica 23 febbraio, sono stati annullati.
“Rinnoviamo la vicinanza delle Chiese in Italia a papa Francesco. Nell’affidare al Signore l’operato dei medici e del personale sanitario, ci stringiamo al Santo padre con affetto, invitando le comunità ecclesiali a sostenerlo con la preghiera in questo momento di sofferenza”, si legge in una nota della Presidenza della Conferenza episcopale italiana.
In settimana, durante la tre giorni residenziale dei sacerdoti di alcuni vicariati della nostra diocesi, a Crespano del Grappa, alla presenza del vescovo, Michele Tomasi, si è ripetutamente pregato per la salute del Papa.
Preghiere e messaggi arrivano da tutto il mondo. Nella sua città d’origine, Buenos Aires, i “curas villeros”, i sacerdoti dei quartieri poveri della periferia, ai quali il Papa è molto legato, hanno indetto uno speciale triduo di messe, molto partecipato, per la salute di Francesco.