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Gli scout del Masci festeggiano a Verona il loro settantesimo

Sabato 1 e domenica 2 giugno si riunirà a Villa Buri di Verona per festeggiare i 70 anni di fondazione del movimento, che si ispira ai valori dello scautismo diffusi da Baden-Powell. Villa Buri non è un luogo scelto a caso, in quanto fin dal 1946 fu base scout e sede dei campi scuola nazionali; inoltre, Villa Buri è legata alla figura di Mario Mazza, educatore, uno dei fondatori del Masci (istituito nel giugno 1954), che dal 1955 al 1959 vi realizzò la prima e unica scuola scout d’Italia

Gli anniversari importanti meritano di essere celebrati, per ricordare da dove si viene, ma soprattutto dove si è diretti. Così la famiglia del Masci Veneto, il movimento di scout adulti cattolici italiani, sabato 1 e domenica 2 giugno si riunirà a Villa Buri di Verona per festeggiare i 70 anni di fondazione del movimento, che si ispira ai valori dello scautismo diffusi da Baden-Powell. Villa Buri non è un luogo scelto a caso, in quanto fin dal 1946 fu base scout e sede dei campi scuola nazionali; inoltre, Villa Buri è legata alla figura di Mario Mazza, educatore, uno dei fondatori del Masci (istituito nel giugno 1954), che dal 1955 al 1959 vi realizzò la prima e unica scuola scout d’Italia.
Oggi il Masci nazionale ha circa 6.000 associati, di cui i veneti sono 800 (la regione con il maggior numero di iscritti), suddivisi in una sessantina di comunità distribuite in tutta la regione.
L’anniversario nazionale è stato organizzato in tante feste regionali. Per la festa del Veneto sabato 01 giugno Villa Buri a partire dalle ore 15 ospiterà la mostra itinerante del 70esimo del Masci; poi alle 16 ci sarà una tavola rotonda sul tema “Lo scoutismo: una proposta per tutta la vita, strada di libertà, felicità e speranza”. La giornata si concluderà con la cena e con il fuoco di bivacco.
Domenica 02 giugno la giornata si aprirà alle ore 9 con la messa celebrata dal vescovo di Verona mons. Domenico Pompili. Poi alle 10 ci sarà la piantumazione di una farnia, una grande quercia a rappresentare la vita. Si proseguirà con l’assemblea regionale del Masci, il pranzo e infine un grande gioco in stile scout.
“Il Masci è un movimento di scout adulti che si propone, come lo scautismo giovanile, di condividere i valori scout, rapportati all’età adulta, espressi attraverso la Promessa e la legge scout” – commentano i segretari del Masci Veneto, Vania Pastres e Lionello Meneghini. “Il Masci ha l’obiettivo di formare buoni cittadini e buoni cristiani, lavorando sulla persona attraverso l’autoeducazione e la formazione permanente, per dare senso alla vita e cercare di rendere il mondo un po’ migliore. Affinché questa azione diventi più incisiva, la sviluppiamo attraverso una crescita personale condivisa in comunità, che diviene luogo di confronto, ascolto, incontro, impegno in modo gioioso e fraterno. Sinceramente, anche a noi scout adulti da 70 anni piace il “grande gioco” dello scautismo e per questo cerchiamo di renderlo sempre più entusiasmante e attuale”.

I progetti-doni

Gli scout considerano essenziale la simbologia e i segni che lasciano dietro al proprio cammino. Per i 70 anni del Masci, il Movimento di adulti scout italiani ha deciso di investire in tre progetti significativi, al motto di “Più vita alla vita”.
La prima azione in favore della “vita nascente” considera l’acquisto di una culla termica da donare al Centro di prima accoglienza di Lampedusa, per dare un’ulteriore opportunità di sopravvivenza ai neonati salvati nei naufragi in mare. La seconda azione vuole portare “più vita ai Paesi sfruttati”, grazie alla donazione di un laboratorio di falegnameria al villaggio di Milenge nel nord dello Zambia, dove si insegnerà ai giovani locali a lavorare il legno per la nautica, in un’area molto ricca di corsi d’acqua e di legname. Il progetto di cooperazione allo sviluppo è gestito dall’organizzazione Eccomi. La terza e ultima azione mira a dare “più vita alla Terra del futuro” grazie alla piantumazione del Bosco del Masci con 21 alberi dedicati ad altrettante persone significative in ambito educativo. Il Bosco sorgerà ad Argenta, in provincia di Ferrara, terra di don Giovanni Minzoni, ucciso nel 1923 per la libertà di educare.

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