Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Il mondo più bello con M’illumino d’impegno
“Nella Chiesa c’è spazio per tutti, per tutti! Nessuno è inutile, nessuno è superfluo, c’è spazio per tutti. Così come siamo, tutti. E questo Gesù lo dice chiaramente quando manda gli apostoli a invitare al banchetto di quell’uomo che lo aveva preparato: «Andate e portate tutti, giovani e vecchi, sani e malati, giusti e peccatori: tutti, tutti, tutti»”.
Con queste parole papa Francesco ha aperto il cuore ai giovani, in occasione della cerimonia di accoglienza della Giornata mondiale della Gioventù di Lisbona 2023. Oltre 1.200 giovani della nostra Diocesi erano lì presenti ad ascoltare queste parole. Con la dolcezza e la forza che lo contraddistinguono, papa Francesco mette in evidenza che la comunità cristiana vive di relazioni tra perone diverse tra loro, che decidono di affrontare il cammino della santità insieme, guardando con fiducia a colui che dona sempre speranza ai loro passi. Il suo messaggio parla della possibilità di vivere la Chiesa come famiglia di famiglie, contrapponendosi al dilagare della cultura dell’individualismo e del narcisismo dove i poveri, i vecchi, chi non è sufficientemente prestante o non è autonomo (per tante ragioni) e chi non resta al passo con gli altri sono relegati ad occupare posti ai margini della società, secondo quella che papa Francesco chiama “la cultura dello scarto”: l’altro è fonte di paura e di disagio.
Al di là di una letteratura superficiale che presenta i giovani adolescenti come un problema da arginare e gestire (le notizie di cronaca sembrano non parlare d’altro ultimamente), ogni anno l’esperienza “M’illumino d’impegno” dimostra, invece, la preziosità del loro coraggio e della loro voglia di rendere il mondo un po’ più bello di come l’hanno trovato. L’edizione 2024 presenta già più di 150 iscritti e si svolgerà dal 9 all’11 febbraio.
L’evento, sviluppato in collaborazione tra Pastorale giovanile e Caritas, nasce proprio per offrire ai più giovani la possibilità di cimentarsi in un servizio accanto ai più fragili: anziani, persone con disabilità, migranti, persone senza dimora, giovani carcerati. La natura residenziale dell’esperienza dona ai ragazzi l’opportunità di vivere appieno questa esperienza di servizio, grazie a momenti di condivisione, preghiera, formazione e festa. La carità è e rimane sentiero privilegiato per l’incontro tra i giovani e Dio.
Elemento caratterizzante dell’edizione di quest’anno sarà l’attenzione agli stili di vita che permettono di costruire la pace. Tante, troppe guerre affliggono il nostro mondo e i più giovani vivono sulla loro pelle l’insicurezza di un’Europa che credeva di aver cancellato la guerra dalla propria storia.
Maggiori informazioni: www.pastoralegiovanile.it.