martedì, 01 aprile 2025
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Due mesi di cene offerte grazie alla raccolta straordinaria di Caritas

Sorprendente riscontro per la campagna “Stasera offro io” che contribuisce alle spese della mensa serale alla Casa della carità: ben 445 i donatori

Con il poco di tanti, si possono fare grandi cose. Come Caritas tarvisina abbiamo deciso di lanciare questa provocazione alla comunità, avviando la nostra prima campagna di crowdfunding per la mensa serale: “Stasera offro io!”.

È stato un piccolo salto nel vuoto. Il crowdfunding è una raccolta fondi diffusa, che prevede di presentare alla comunità un’idea e fissare un obiettivo economico da raggiungere, in un lasso di tempo piuttosto breve. Se al termine della campagna l’obiettivo non viene raggiunto, le donazioni pervenute vengono restituite.

La scommessa, per noi, è stata quella di rivolgerci a chi ancora non conosce la Casa della Carità come luogo, in città, di ascolto e accoglienza dei più poveri. Ma è davvero possibile che a tante persone stia a cuore il benessere di donne e uomini in situazione di grave marginalità?

Grazie alla consulenza di Ideaginger, la piattaforma che ha ospitato la campagna, e al sostegno di Banca delle Terre Venete, che ha selezionato il nostro progetto e vi ha contributo economicamente, abbiamo scelto di provare.

Il 3 febbraio è partita “Stasera offro io!”. L’obiettivo era di coprire un mese di spese della mensa serale, ovvero 12.600 euro, in 40 giorni, chiedendo a ciascuno di offrire una cena a una persona senza dimora, per il valore di 6 euro. Si tratta di una donazione di importo molto contenuto, per raggiungere un obiettivo economico piuttosto alto, a dimostrare che è sufficiente, ma essenziale, un piccolo contributo da parte di tutti per non lasciare indietro nessuno.

Abbiamo fatto molto passaparola, cercando di raccontare cosa succede davvero ogni sera in Casa della Carità, quando i volontari cominciano il loro turno in cucina e si preparano ad accogliere al meglio gli ospiti che si metteranno in coda per la cena. Volevamo che la Casa della Carità diventasse un luogo di solidarietà conosciuto da tutti. Che ciascuno la sentisse un po’ sua.

È andata bene, molto bene. La comunità si è mostrata interessata, generosa, corresponsabile. Abbiamo raggiunto l’obiettivo in soli 4 giorni, e durante i rimanenti giorni di campagna è stato coperto un secondo mese di pasti per le persone che accogliamo ogni sera, un totale di 4.483 cene, più del doppio del previsto.

La cosa per noi più significativa è che alla campagna hanno contribuito in 445, ed erano quasi tutte persone che non avevano, prima di quel momento, inviato un’offerta per la Casa della Carità. A ogni donatore abbiamo mandato un ringraziamento personalizzato, con una piccola ricompensa simbolica: una ricetta dal mondo, un articolo sulle nuove povertà, un invito per partecipare a una visita della Casa.

La solidarietà, dunque, è contagiosa: con “Stasera offro io!” tanti cittadini e cittadine hanno potuto offrire un pasto a un ospite senza dimora, come se fosse un amico da invitare a cena, dimostrando che è davvero possibile, con il poco di tanti, prenderci cura gli uni degli altri.

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