Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Da Riese e Salzano pellegrini a Cima Grappa il 4 agosto nel nome di Pio X
Il futuro papa Pio X, l’allora cardinale Giuseppe Sarto, da patriarca di Venezia, andò a Borso del Grappa il 4 agosto 1901 per inaugurare il sacello in cima al Monte Grappa e benedire la statua della Madonna. La salita verso il monte, percorsa sul dorso di una mula bianca, è oggi “il Sentiero del Patriarca”, in memoria del suo passaggio.
Due anni dopo, il 4 agosto 1903, il cardinale fu eletto vescovo di Roma e pontefice della Chiesa universale con il nome di Pio X.
Verso la fine del XIX secolo i Vescovi italiani avevano deciso di consacrare a Cristo Redentore le vette più alte delle montagne. Per il Veneto fu scelto il Monte Grappa, ma, invece di una croce, il patriarca Sarto propose che si costruisse un sacello con la statua della Vergine. La cappella venne costruita in pietra rossa del Grappa, visto che era molto difficile far arrivare fin lassù, dalla pianura, del materiale diverso. La statua, invece, in ghisa bronzata, fu acquistata in Francia alla fine del 1900 da don Sebastiano Favero, parroco di Borso, e conservata in canonica per alcuni mesi.
Anche quest’anno, nel 120° anniversario dell’elezione a Papa, venerdì 4 agosto, le parrocchie di Riese Pio X e di Salzano organizzano il tradizionale pellegrinaggio in Cima Grappa per onorare il loro santo. La comunità dove Giuseppe Sarto nacque e quella dove esercitò il ministero come parroco da molti anni vivono insieme questo momento di celebrazione, di ricordo e di fraternità.
La ricorrenza del 120° renderà l’appuntamento quest’anno ancora più solenne. Un “anticipo” di quanto vivremo in occasione della “Peregrinatio corporis” dal 6 al 15 ottobre a Treviso e a Riese Pio X.
La celebrazione eucaristica a Cima Grappa, aperta a tutti, si terrà alle ore 10.30 nel piazzale antistante il sacello del Sacrario di Cima Grappa. Concelebreranno i parroci di Salzano, mons. Giulio Zanotto, e di Riese, mons. Giorgio Piva.