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BUONGIORNO DI SPERANZA. La "scandalosa" preghiera di Maria a Fatima: Signore, porta in cielo i peggiori di tutti

E’ una delle suppliche più conosciute, che da oltre cento anni ripetiamo cinque volte in ogni rosario. Forse, però, non tutti sanno che a insegnare una tale preghiera è stata la Madonna ai tre pastorelli di Fatima (13 maggio1917). Questa invocazione a Gesù, osserva il teologo G. C. Pagazzi, “è capace di visitare con semplicità le sfumature tremendamente serie e rasserenanti della fede”.

“Gesù mio, perdona le nostre colpe, salvaci dal fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della tua misericordia”. E’ una delle suppliche più conosciute, che da oltre cento anni ripetiamo cinque volte in ogni rosario. Forse, però, non tutti sanno che a insegnare una tale preghiera è stata la Madonna ai tre pastorelli di Fatima (13 maggio1917). Questa invocazione a Gesù, osserva il teologo G. C. Pagazzi, “è capace di visitare con semplicità le sfumature tremendamente serie e rasserenanti della fede”. Si inizia con uno slancio di intimità e fiducia in Gesù, sentito come “mio”, appartenente cioè alla mia identità più profonda di cristiano. E cosa posso chiedergli se non il perdono? Un dono infinito e gratuito che può sgorgare solamente dal suo cuore. Ma allora, perché la richiesta: “salvaci dal fuoco dell'inferno”, che appare così incompatibile con la bontà di Dio ? Da tempo non ne parliamo più ritenendolo fuori moda, ma l’inferno esiste, e “ si apre sulla terra”- nota il poeta Ungaretti - “nella misura in cui l'uomo si sottrae, folle, alla purezza della tua passione... o Cristo”. Se Dio è amore, l’inferno è, allora, il rifiuto dell’amore, e le conseguenze le conosciamo fin d'ora. Per questo supplichiamo il Signore di strapparci da questa morte senza fine. Da certi buchi neri di peccato noi non siamo capaci di venirne fuori con le nostre forze, se non è Lui, l'Amore, a scendere in quegli abissi oscuri per liberarci. A noi lasciarci afferrare dalla sua mano potente. Strappati da quel fuoco di morte abbiamo un unico desiderio:“Porta in cielo tutte le anime”. Non solo qualcuno, non solo i più buoni, ma tutti, proprio tutti, senza eccezione alcuna. Perché il “cielo” è la comunione piena con Dio e tra di noi per cui non ci può essere vita solitaria in paradiso... Ma, ecco, la scandalosa richiesta finale:“Porta in cielo soprattutto le anime più bisognose delle tua misericordia”, cioè i peggiori di tutti, coloro che hanno commesso i peccati più grandi, ma proprio per questo più bisognosi di un amore che sappia strapparli dalla loro miseria infernale. Non dimentichiamo mai che chi ci insegna a pregare così è Maria stessa!

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