Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
“Vita” crea legami
Lo stile e gli slogan sono gli stessi della scorsa campagna abbonamenti. Cambiano le immagini. “La gioventù è vita”, “La famiglia è vita”, “La solidarietà è vita” accompagneranno anche la campagna abbonamenti 2025 della Vita del popolo, presentata domenica scorsa, a Paderno di Ponzano, in occasione della consueta assemblea dei promotori del settimanale diocesano, alla quale è intervenuto anche il vescovo, mons. Michele Tomasi, che ha partecipato al pranzo e si è personalmente intrattenuto con numerosi promotori.
Il settimanale diocesano, come è stato spiegato durante l’assemblea, si appresta a vivere l’imminente Giubileo, anche attraverso un pellegrinaggio a Roma (vedi box in alto). Inoltre, mentre sta entrando “a regime” lo shop online, si rafforza l’idea di un giornale che “si fa in tre”: l’edizione cartacea, quella “sfogliabile” online e arricchita con contenuti digitali, il sito internet. Inoltre, si punterà su una presenza maggiore e più originale nei social network. Parole di gratitudine per i promotori sono arrivate dal direttore, mons. Lucio Bonomo, e, dopo la messa, dal Vescovo. Una presenza, la sua, prolungata e particolarmente cordiale. Mons. Tomasi ha anche rivolto, all’inizio del pranzo, alcune parole ai presenti: “Grazie davvero, perché voi aiutate la diffusione, che è una delle cose difficili: molte iniziative molto belle stanno in piedi o cadono se c’è una promozione fatta bene, oppure no. E’ importante che ci siate voi, che fate questo servizio nei modi con cui si riesce a farlo oggi. Non ci sono più i tempi in cui avevamo la buona stampa e una diffusione capillare. Non so se è bene o male, sono altri tempi, e adesso ci siete voi, e visto che sono tempi difficili, sono convinto che ci siete voi apposta, perché il Signore, se fosse stato semplice, avrebbe chiamato qualcun altro!”.
Il Vescovo ha mostrato particolare apprezzamento per il giornale “di carta”: “La carta è una forma che crea legami, che tesse un bel tessuto colorato e vivo tra le varie parrocchie della comunità, tra il vescovo e le varie comunità, tra le comunità tra di loro e con la Chiesa universale”.
E, ancora: “E’ importante che il giornale arrivi alla gente, mi pare bello che arrivi dove ci sono persone più sole e che, così, hanno qualcosa che rimane, che si tocca, e poi la possibilità di incontrare persone aiutandole a desiderare anche questo strumento, che al momento non è al massimo della sua diffusione - la carta stampata - perché c’è tanta altra concorrenza. Ma io ho il sospetto che tante forme, anche digitali, dovranno cedere il passo alla stampa, che ha delle frecce al suo arco che ancora forse non abbiamo del tutto esplorato “. Ed è importante avere un prodotto diffuso, così “nelle parrocchie si suscita il desiderio di raccontare: è importante, perché più le parrocchie raccontano quello che fanno, tanto più è colorato il giornale, e tanto più è diffuso”.