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Prosegue nella Marca il dibattito sull’accoglienza dei migranti

Dopo che la Prefettura ha pubblicato un bando, alla ricerca di soggetti disponibili a gestire l’accoglienza, molte associazioni del Terzo settore hanno sottoscritto un appello chiedendo che sia sostenibile e diffusa. Sul tema è tornato anche il presidente di Anci Veneto, Mario Conte

La Prefettura di Treviso ha fatto sapere di essere alla ricerca di nuove strutture per l’accoglienza dei richiedenti protezione internazionale.

Sono stati pubblicati, sul sito internet istituzionale della Prefettura, gli avvisi volti ad acquisire manifestazioni di interesse da operatori economici ed enti del terzo settore cui affidare il servizio di accoglienza dei richiedenti asilo.

Tali avvisi replicano i precedenti emessi per individuare 300 posti da distribuire in centri collettivi o costituiti da unità abitative e 100 posti in soluzioni abitative indipendenti ubicate nel territorio della provincia.

Un ulteriore avviso riguarda, nuovamente, l’affidamento della gestione temporanea di centri di accoglienza e assistenza fino a 50 posti destinati ai minori stranieri non accompagnati di età non inferiore ai 14 anni.

Le manifestazioni di interesse potranno essere presentate entro le ore 13 del giorno 28 agosto 2023.

Nel frattempo, molti enti del terzo settore hanno condivisi un appello, chiedendo che l’accoglienza sia sostenibile e diffusa.

Si chiede al Governo e alle Prefetture, scrivono, di applicare la misura della revoca nei tempi più adeguati all’inserimento delle persone e alle valutazioni della Commissione; di riaprire una negoziazione effettiva con tutti i Comuni per l’accoglienza diffusa; di segnalare alle autorità centrali quello che possono fare le Prefetture; di riaprire un dialogo con la società civile, associazioni di tutela e soggetti e organizzazioni presenti sul territorio.

Alcune indicazioni dalle Associazioni e organizzazioni territoriali:

- Garantire i turn over nei posti senza colpire i progetti di integrazione e di autonomia

- Favorire e incoraggiare l’autonomia, non la dipendenza assistenziale

- Non incrementare e invece prevenire la marginalità sulle strade delle città

L’appello è stato sottoscritto da: Tavolo delle Comunità Accoglienti Venezia Libera La Parola Marghera Mediterranea Venezia Cgil Venezia Cisl Venezia Noi Migranti Marghera Libera e Pensante Coro Voci dal Mondo Refugees Welcome Italia - Veneto Laboratorio climatico Pandora CISM Spinea ONLUS Associazione Di Casa OdV, Venezia La Casa di Amadou Centro Sociale Rivolta Cooperativa Caracol Arco Società Cooperativa Rem Cooperativa sociale Il Cerchio Cooperativa Olivotti Chioggia accoglie Gruppo Emergency Venezia Assopace Palestina.

Mercoledì 9 agosto, inoltre, i sindaci veneti si sono incontrati per discutere del tema. E’ stata un’occasione per fare il punto della situazione e definire una strategia comune da condividere con i Prefetti. Grande la partecipazione da parte dei sindaci (oltre 250) che hanno unanimemente concordato sulla posizione espressa da Anci Veneto, nella figura del presidente Mario Conte, dimostrando compattezza e unità d’intenti.

“I sindaci conoscono i territori, conoscono le problematiche dei Centri di Accoglienza e quelle dell’accoglienza diffusa – esordisce Mario Conte – Stiamo già gestendo da mesi i profughi ucraini, i rifugiati dell’Afghanistan e quelli africani. Per questo, i sindaci veneti hanno dimostrato compattezza e senso di responsabilità nel definire una strategia comune, senza subire decisioni dall’alto ed evitando le problematiche sociali di troppa concentrazione o diffusione mal gestita. Il periodo storico è difficile anche dal punto di vista sociale e pertanto il costo dell’accoglienza non deve assolutamente ricadere sulle comunità”.

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