martedì, 19 novembre 2024
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Zaia: “Danni per cento milioni, ora gli indennizzi promessi”

“Le tempeste si allontanano, ma non bisogna allentare la tensione: il Veneto deve ripartire velocemente. Devono arrivare dallo Stato gli indennizzi promessi, deve essere data risposta a chi ha subito danni e devastazioni. Chiedo, a tutti livelli, che lo sforzo per dare risposte al Veneto sia massimo”.

Sono le parole del presidente della Regione Veneto Luca Zaia, all’indomani dell’ondata di maltempo che per giorni ha colpito il territorio regionale.

“Dalle stime i danni potranno superare complessivamente i 100 milioni di euro - prosegue il presidente -. Ora è fondamentale che la rete di raccolta delle segnalazioni sia efficiente. I cittadini devono inoltrare le proprie segnalazioni ai Comuni, che con rapidità dovranno trasmettere un dossier in Regione. Sulla base dello stato di emergenza che ho firmato, trasmetteremo al Governo il censimento auspicando lo stanziamento di fondi per la ripartenza e gli indennizzi. Su questo l’Esecutivo, che ringrazio sentitamente, ha fatto sentire più volte in questi giorni la propria voce”.

Secondo Zaia, “il maltempo ha provocato diffusi problemi anche nella rete elettrica, con disagi a privati e aziende. Nei momenti di picco del maltempo 6mila utenti sono rimasti senza corrente elettrica in provincia di Verona e 2mila utenti hanno subito le medesime problematiche nel trevigiano. Le disalimentazioni sono in buona parte rientrate, grazie agli sforzi dei tecnici di ENEL ed E-Distribuzione che ringrazio per la professionalità e l’impegno: hanno reagito con prontezza a tre ondate temporalesche”.

La situazione in provincia di Treviso

La nuova ondata di maltempo, con forti raffiche di vento e grandinate in tutto il territorio provinciale, ha causato ancora danni e situazioni di emergenza su edifici, strade e centri urbani. La Provincia di Treviso ha ricevuto nel corso della notte e questa mattina segnalazioni urgenti da parte dei Comuni, in particolare nell’area Pedemontana, Grappa, Pederobba e Colli Asolani, Val Cavasia, Pieve di Soligo, Farra di Soligo, Cornuda, Susegana, Montebelluna, Conegliano, Gaiarine, Vittorio Veneto, Treviso e Comuni limitrofi, attivando con somma urgenza tutte le Organizzazioni di Protezione Civile Provinciali, sul campo al momento con oltre 20 squadre, insieme ai Vigili del Fuoco, e i tecnici dei Settori, impegnati sin dall’alba nei sopralluoghi. I Centri Operativi Comunali attivi al momento per le attività di ricognizione sono Cison di Valmarino, Miane, Casale sul Sile, Cappella Maggiore, Roncade, Montebelluna, San Polo di Piave, Castelfranco Veneto, Nervesa della Battaglia, Quinto di Treviso, Crocetta del Montello, Colle Umberto, Ponte di Piave, Farra di Soligo, Giavera del Montello, Orsago, Tarzo, Pieve di Soligo, Cordignano, Sarmede, Moriago della Battaglia, Maser, Fregona e Carbonera.

Sonostate attivate le operazioni di messa in sicurezza e sgombero dagli alberi spezzati e sradicati dal nubifragio e sulla SP 141, sulla Dorsale del Grappa, a Cornuda, dove alcuni pali di linee elettriche e telefoniche sono stati piegati dal vento, sulla SP 26 Val Cavasia, sulla SP 34 in via Mercatelli a Susegana, dove è stato divelto in zona Canzian, sulla SP 20 a Loria è crollata parte del tetto di una casa, in centro, sulla SP 86, nella bretella di accesso al casello di Vittorio Veneto sud, le piogge hanno provocato l’allagamento della galleria artificiale. Numerosi anche i muri e i pannelli fotovoltaici delle abitazioni devastati dalle forti grandinate.

Per quanto riguarda l’edilizia scolastica superiore, la squadra di ingegneri e tecnici della Provincia segnala circa 50 serramenti con vetri rotti all’Istituto Casagrande di Pieve di Soligo, infiltrazioni in alcune aule del Liceo Canova di Treviso, 5 serramenti con vetri rotti nel magazzino viabilità provinciale di Vittorio Veneto, divelte alcune grondaie all’Itis Planck di Villorba e, infine, anche all’Istituto Alberini ci sono state delle infiltrazioni, limitate alla zona di ingresso.

I sopralluoghi, le attività di monitoraggio e di ripristino della sicurezza della Provincia di Treviso, in stretto contatto con i Gruppi di Protezione Civile, le Forze dell’Ordine, i Vigili del Fuoco e i Comuni, proseguiranno anche nelle prossime ore su tutto il territorio. I dati raccolti continueranno a essere condivisi con la Regione per le valutazioni e stime dei danni una volta terminato lo stato di emergenza.

“I nubifragi che continuano ad abbattersi sul nostro territorio stanno arrecando ingenti danni ad abitazioni, auto, coltivazioni, strade ed edifici pubblici – le parole di Stefano Marcon, presidente della Provincia di Treviso - voglio ringraziare sentitamente tutti i volontari della Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, i privati che stanno dando un contributo importante in questa situazione di emergenza dimostrando sensibilità e senso civico, e naturalmente i tecnici della Provincia, impegnati in queste ore nei sopralluoghi nelle scuole superiori e nelle strade di competenza”.

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