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Incidente di Mestre, quindici feriti negli ospedali veneti, dieci sono in terapia intensiva

Costante monitoraggio della Regione Veneto, che ha attivato un servizio di accoglienza e assistenza psicologica per i familiari. Il grazie di Zaia ai soccorritori

Attualmente risultano ricoverati presso gli ospedali del Veneto 15 pazienti coinvolti nell’incidente del pullman a Mestre, che ha causato 21 morti. 11 di loro sono in reparti ad alta intensità di cura (terapie intensive). Si tratta di 12 adulti e 3 minori, e tra tutti questi dieci sono in reparti di terapia intensiva

Questa la suddivisione fra le strutture:

- Ospedale di Mestre: ricoverati 5 pazienti, tre di nazionalità ucraina (F, F, M), un tedesco (M), una persona in corso di identificazione (F).

- Ospedale di Dolo: un paziente di nazionalità francese (F)

- Ospedale di Mirano: un paziente di nazionalità croata (M)

- Ospedale di Treviso: ricoverati 5 pazienti, di cui due minori austriaci (F, M), uno spagnolo (M), un austriaco (M), un’ucraina (F).

- Ospedale di Padova: ricoverati due pazienti, una donna spagnola (F), una donna ucraina (F), una in corso di identificazione (F)

Nella notte è stato trasferito un paziente dall’ospedale di Treviso al centro grandi ustioni di Padova. Un ulteriore paziente è stata trasferita poco fa da Mestre a Padova (una donna ancora in corso di identificazione).

La Regione Veneto ha allestito e attivato all’Ospedale dell’Angelo un servizio di accoglienza e una sala dedicata per i parenti delle vittime della tragedia del bus di Mestre.

Nell’androne del nosocomio è attivo il punto di prima accoglienza che indica alle persone dove rivolgersi. Per loro è stato attivato anche un servizio di interpretariato in lingua tedesca, ucraina, spagnola e francese. I parenti sono assistiti da un Team di specialisti composto da sette psicologi e tre psichiatri.

“Ci sono uomini e donne della sanità del Veneto che da ieri sera stanno mettendo in campo energia, coraggio, abnegazione, preparazione tecnica, resistenza alla fatica. A tutti questi nostri professionisti, in questo momento di dolore, va tutta la nostra gratitudine. Hanno fatto e stanno facendo ancora di più di quanto si poteva loro chiedere”.

Con queste parole, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, rivolge il suo pensiero alla macchina dei soccorsi che si è immediatamente attivata per intervenire sul tragico incidente del bus a Mestre.

“Un grande plauso anche ai fondamentali Vigili del Fuoco, alle forze dell’ordine, ai rappresentanti delle Istituzioni impegnati in queste ore. Molte vite sono purtroppo state perdute – aggiunge il Governatore – ma quelle che si sono salvate lo devono a soccorsi veloci, efficienti, caratterizzati da un’organizzazione encomiabile e da una grande capacità d’interazione”.

“La sanità ad esempio – dice Zaia – ha messo in campo in pochi minuti più di 40 mezzi del Suem118, un elicottero di Treviso e coinvolgendo in una veloce rete salvavita numerosi ospedali del Veneto, a cominciare dai Pronto Soccorso di Mestre, Padova, Treviso, Dolo e Mirano, dove è stato subito richiamato in servizio il personale necessario di rinforzo con decine di medici e infermieri tornati immediatamente in azione. La loro capacità professionale e l’abnegazione con cui stanno lavorando sono la miglior garanzia che i feriti stanno avendo le migliori cure in assoluto. A tutti loro va rivolto un profondo ringraziamento”.

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