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In tutte le chiese colletta per i terremotati

Domenica 18 settembre la Chiesa italiana si raccoglierà in preghiera per tutte le vittime del sisma del 24 agosto. Intanto le Caritas diocesane del Nordest hanno già preso contatto con le comunità colpite, in vista di progetti mirati e duraturi.

Domenica 18 settembre la Chiesa italiana si raccoglierà in preghiera per tutte le vittime del sisma del 24 agosto e, per esprimere concreta e “fraterna vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo drammatico evento”, ha indetto una colletta nazionale. Dopo aver disposto l’immediato stanziamento di un milione di euro dai fondi dell’otto per mille per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali delle popolazioni colpite, la Cei, con la colletta di domenica prossima, esorta le diocesi, la rete delle parrocchie, degli istituti religiosi e delle aggregazioni laicali ad alleviare le difficili condizioni in cui le persone terremotate sono costrette a vivere. Iniziativa ancora più significativa se si considera che essa si tiene in concomitanza con il 26° Congresso eucaristico nazionale.
L’impegno delle Caritas del Nordest
Intanto le Caritas diocesane del Nordest (Trentino Alto Adige, Veneto e Friuli) si sono già mobilitate per una raccolta fondi che culminerà nella colletta nazionale indetta dalla Cei per domenica prossima, 18 settembre.
Quanto raccolto, sulla scorta di un’esperienza ormai ultradecennale, sarà utilizzato seguendo le indicazioni delle Caritas e delle chiese locali, in collaborazione con Caritas Italiana. Il criterio di suddivisione utilizzato in questi anni è quello della destinazione con percentuali che vadano a coprire per il 50% interventi di emergenza e ricostruzione/consolidamento (ad esempio centri di comunità, strutture di aggregazione, oratori, scuole...), per il 25% sostegni economici di varia natura per famiglie e imprese (ad esempio microcredito) e il restante 25% dedicato a supportare le situazioni più fragili (disabili, stranieri, anziani...) che in questi frangenti risultano ulteriormente affaticati.
Con questa modalità ad esempio – solo per ricordare le ultime calamità dell’Aquila e dell’Emilia -  in Abruzzo la Delegazione Caritas Nordest ha contribuito a costruire una scuola (materna ed elementare a Roio), sei appartamenti per anziani, quattro centri di comunità (Pianola, Civita di Bagno, Bagno e Roio Poggio), il restauro della canonica di Roio Poggio e un progetto di microcredito. In Emilia e altre zone invece, in 14 mesi, si sono potuti aprire quattro centri di comunità (Stuffione, Rivarino, S. Felice sul Panaro in provincia di Modena e Calto in provincia di Rovigo), ricostruire un teatro parrocchiale (a Ficarolo in provincia di Rovigo) e ristrutturare un asilo a S. Felice sul Panaro. Inoltre si è coperto per 9 mesi il costo del noleggio di alcuni moduli abitativi per famiglie in attesa di alloggio nel paese di Camposanto.
Per favorire questa prossimità fatta anche di presenza fisica e umana (ricordiamo le decine di volontari Caritas presenti all’Aquila nei mesi successivi al terremoto), la Delegazione Caritas Nordest ha già avviato contatti con le Caritas locali così da avere nel più breve tempo possibile indicazioni operative che permettano di strutturare progetti mirati, in grado di costruire anche legami significativi, duraturi nel tempo.
Oltre a partecipare alla colletta del 18 settembre, è possibile inviare offerte alla Caritas tarvisina nelle modalità indicate sul sito www.caritastarvisina.it.

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