domenica, 08 settembre 2024
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Giorno della terra. La Coldiretti denuncia: in Italia in 20 anni ridotti del 15 per cento i terreni agricoli

Oggi si celebra il tutto il mondo l'Earth day, la giornata della terra. Ogni giorno in Italia viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calci. Eppure nel 2013 sono aumentati del 67 per cento gli acquisti degli italiani nei mercati degli agricoltori, in netta controtendenza con l'andamento negativo dei consumi alimentari

L'Italia ha perso negli ultimi venti anni il 15 per cento delle campagne per effetto della cementificazione e dell'abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato che ha ridotto di 2,15 milioni di ettari la terra coltivata. E' l'allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione dell'Earth day che si celebra il 22 aprile in tutto il mondo con la partecipazione di oltre un miliardo di persone, che quest'anno affronta il tema delle ''green cities'' dove in Italia sono nati 1200 mercati degli agricoltori frequentati da quasi un cittadino su tre almeno una volta all'anno. Ogni giorno viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio ( 288 ettari) con il risultato che in Italia - sottolinea la Coldiretti - oltre 5 milioni di cittadini si trovano in zone esposte al pericolo di frane e alluvioni che riguardano ben il 9,8 per cento dell'intero territorio nazionale. Per proteggere il territorio ed i cittadini che vi vivono l'Italia - sostiene la Coldiretti - deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilita' di terra fertile dalla cementificazione nelle citta' e dall'abbandono nelle aree marginali con un adeguato riconoscimento dell'attivita' agricola che ha visto chiudere 1,2 milioni di aziende negli ultimi venti anni. Se nella classe dirigente e' mancata fino ad ora la cultura del valore dell'agroalimentare, della salvaguardia del territorio e del cibo che e' una delle poche leve per tornare a crescere, la sensibilita' negli ultimi anni e' profondamente cresciuta tra i cittadini che - continua la Coldiretti - sempre piu' spesso sostengono con le proprie scelte di acquisto e nelle vacanze l'agricoltura ed i prodotti locali del territorio.

Nel 2013 sono aumentati del 67 per cento gli acquisti degli italiani nei mercati degli agricoltori, i cosiddetti farmers market diffusi in tutte le principali citta', in netta controtendenza con l'andamento negativo dei consumi alimentari, in calo del 4 per cento nel 2013 a causa della crisi, secondo una analisi della Coldiretti. Nei mercati degli agricoltori - sottolinea la Coldiretti - hanno fatto la spesa nel 2013 ben 15 milioni di italiani. Sono oltre 1200 mercati in tutte le regioni grazie alla fondazione Campagna Amica promossa dalla Coldiretti che ha realizzato la piu' vasta e capillare rete di vendita realizzata dagli agricoltori del mondo che puo' contare su fattorie, botteghe e mercati che coinvolgono 28mila agricoltori con prodotti coltivati su circa 280mila ettari. I mercati degli agricoltori promuovono la conoscenza della stagionalita' dei prodotti, ma anche la filosofia del km zero, con i cibi in vendita che non devono percorrere lunghe distanze, riducendo le emissioni in atmosfera dovute alla combustione di benzina e gasolio. Gli effetti - conclude la Coldiretti - si fanno sentire anche sugli sprechi che vengono ridotti per la maggiore freschezza della frutta e verdura in vendita che dura anche una settimana in piu', non dovendo rimanere per tanto tempo in viaggio.

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