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Covid-19, tornano i focolai, ma le Ulss rassicurano: "Situazione sotto controllo"

I positivi nella regione sono risaliti a 643. Tra questi, 200 in provincia di Padova, 87 nella Marca trevigiana, 83 in provincia di Venezia. Ben 2.180 sono le persone in isolamento domiciliare in tutto il Veneto, anche se solo 25 con sintomatologia. 35 i ricoverati in area non critica (di cui 3 al Ca’ Foncello di Treviso), 2 in terapia intensiva. Nel mese di luglio, i positivi sono saliti di oltre 200 unità. Nella maggioranza dei casi i contagi sono partiti da persone che erano state all'estero.

22/07/2020

Ci sono i dieci positivi di Maser, in seguito al contagio avvenuto da alcune badanti. Oppure i 12 contagiati nella casa di riposo di Pieve di Soligo. Quello che è certo è che il Covid-19 ha ripreso a circolare nel nostro territorio. Quasi azzerato nei mesi di maggio e giugno, quando gli ospedali si erano praticamente svuotati, il virus torna a farsi strada e spesso arriva dall’estero, perlopiù dall’Est Europa e dai Balcani, paesi con i quali il Veneto ha un forte legame, sia per la mobilità di molti stranieri, per esempio le badanti che assistono gli anziani nelle case, sia per i frequenti viaggi di lavoro degli imprenditori.

I positivi nella regione sono risaliti a 643. Tra questi, 200 in provincia di Padova, 87 nella Marca trevigiana, 83 in provincia di Venezia. Ben 2.180 sono le persone in isolamento domiciliare in tutto il Veneto, anche se solo 25 con sintomatologia. 35 i ricoverati in area non critica (di cui 3 al Ca’ Foncello di Treviso), 2 in terapia intensiva. Nel mese di luglio, i positivi sono saliti di oltre 200 unità (erano 430 il 30 giugno, quando i ricoverati erano 21, nessuno in terapia intensiva).

Francesco Benazzi, direttore generale dell’Ulss 2, ha messo in evidenza che su 333 cittadini in quarantena, ben 225 arrivano dall’estero. Una decina circa i mini-focolai nella Marca, che sono stati subito isolati.

Cerca di fugare eccessive preoccupazioni Giuseppe Dal Ben direttore dell’Ulss 3 Serenissima (provincia di Venezia): “Quelli che io chiamo gli «indicatori di cantiere», cioè i positivi, i ricoverati e i pazienti in terapia intensiva, i tre parametri che ci fanno capire l’andamento dell’epidemia «sul campo», ci danno l’idea reale di come sia la situazione. Al momento è sotto controllo. I casi positivi sono limitati e per la maggior parte sono contatti di altri positivi emersi in altre province. Ma è una situazione che va attenzionata con molta concentrazione da parte nostra. Vogliamo intervenire subito sui focolai per circoscriverli e spegnerli immediatamente”.

Nell’ambito di una conferenza stampa svoltasi nella sede centrale dell’Ulss 4, il direttore generale Carlo Bramezza ha parlato di  “situazione sotto controllo, tenendo presente che in questi periodi il Veneto orientale è soggetto ad importanti flussi turistici. Si tratta di migliaia e migliaia di persone che arrivano nelle spiagge per le vacanze estive o semplicemente per il fine settimana, ed è chiaro che con tanti arrivi di stranieri, e tenuto conto della situazione della pandemia in molti paesi esteri, ci sia la possibilità che questi possano essere portatori di virus ma, ripeto, la situazione è sotto controllo”.

Dal 1° al 20 luglio nel Veneto Orientale i contagi da Covid-19 sono 70 di cui 61 sono persone di nazionalità straniera.

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