martedì, 19 novembre 2024
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Caos Tasi, la protesta dei sindacati

Lorenzon (Cisl) parla di "confusione generale". Barbiero (Spi-Cgil): “I cittadini rischiano di pagare di più di quanto pagavano per l’Imu. Questa fiscalità impazzita e le lentezze dei Comuni si scaricheranno inevitabilmente sui Caaf”. E chiede un incontro con l'Associazione dei comuni.

Confusione generale dopo le ultime disposizioni governative sulla TASI, tassa sui servizi indivisibili, che prevedono slittamenti a Settembre/Dicembre per i Comuni che non hanno deliberato entro i termini (23 Maggio) l’approvazione delle aliquote. “Nessuna semplificazione in vista, anzi, un intreccio di regole sempre più complesso che non aiuta nessuno. - Dichiara Franco Lorenzon, Segretario Generale Cisl Belluno Treviso – Basti pensare a quanto sta succedendo tra i Comuni che hanno già deliberato le aliquote Tasi e quelli che invece non sono ancora andati in consiglio comunale, con i relativi slittamenti negli adempimenti e inevitabili strascichi di polemiche. A Treviso sono 24 i Comuni cosiddetti virtuosi, la maggior parte dei quali  tra l’altro andrà al voto Domenica, che ora dovranno correre per predisporre i modelli di pagamento. Il virtuosismo in realtà andrebbe premiato, non penalizzato”.

“Comunicazioni poco tempestive, informazioni sommarie e spesso poco precise, un gioco delle tre carte che sta mettendo in ginocchio i Comuni ma soprattutto i contribuenti. Queste nuove tasse introdotte portano, a conti fatti, ad un maggior peso fiscale per i cittadini, già fortemente provati dalla crisi economica.  – prosegue Lorenzon – Un esempio concreto è l’Imu che allarga la platea dei contribuenti, penalizza le rendite più basse e soprattutto va a pesare maggiormente sugli immobili produttivi, gravando così sulle piccole medie aziende e rallentando la ripresa lavorativa. Per non parlare delle decine di regolamenti comunali che rendono tutto ancora più intricato”.

“Alla fine la proroga della Tasi è arrivata. Il tema vero però non è il rinvio, prevederlo era il minimo, bensì è l'entità della Tasi”. Ha detto Paolino Barbiero, segretario generale dello Spi-Cgil di Treviso, relativamente al pagamento della Tassa sui servizi indivisibili, il cui termine è stato spostato dal Governo da giugno a settembre ma solo per quei Comuni che entro il 23 maggio deliberino l’aliquota da applicare, per tutti gli altri si pagherà alla scadenza attuale del 16 giugno.

“Nel caos della fiscalità locale, ogni Municipio può decidere le aliquote che vuole e declinare le svariate detrazioni a seconda di come intende calmierare l'imposizione tenendo conto dei diversi profili dei contribuenti. Se il Governo con la proroga ha deciso di andare incontro da un lato alle esigenze determinate dal rinnovo dei consigli comunali – ha sottolineato Paolino Barbiero – ci aspettiamo che gli amministratori locali percorrano la strada dell’omogeneità e dell’equità sull’intero territorio della Marca, e che garantiscano ai contribuenti certezza sugli adempimenti fiscali”. “Infatti – ha spiegato Barbiero – solo mantenendo l’aliquota tra l’1 e l’1,5 per mille sia sulla prima casa che sulle altre abitazioni i trevigiani non pagheranno in più rispetto alla vecchia Imu. Sono diversi gli amministratori che su questa impostazione, relativamente all’applicazione della Tasi, hanno raccolto le istanze del Sindacato, che chiede oltre all’uniformità, massima attenzione sul fronte delle detrazioni. Detrazioni che, attraverso la presentazione del modello ISEE, dovranno essere modulate per reddito e tenendo conto dei figli a carico. L’utilizzo dell’indicatore permetterà di verificare puntualmente anche i casi di ingenti patrimoni e redditi bassi, funzionando da deterrente per furbizie e forme di evasione fiscale”.

“Analizzando i Comuni che fino ad oggi hanno già deliberato sull’applicazione del contributo – continua Barbiero – ci siamo accorti che sono proprio quei Municipi che avevano già alzato al massimo l’imposizione sulle seconde abitazioni che hanno oggi deciso di oltrepassare la soglia di salvaguardia dell’1,5 per mille sulla prima casa, gravando così sui bilanci delle famiglie trevigiane. Alla luce di tutto questo e delle tante contraddizioni che fanno capo alla Tasi, per certi versi foriera di incostituzionalità – ha concluso Barbiero – chiediamo urgentemente un incontro con l’Associazione dei Comuni della Marca, perché, come farà il Sindacato in sede di contrattazione sociale, inviti Sindaci e Amministratori a non oltrepassare l’1,5 per mille di aliquota, a prestare attenzione alla modulazione delle detrazioni e a considerare il rischio evasione. Inoltre, chiediamo che ai cittadini che dovranno pagare la Tasi entro il 16 giugno, i Comuni interessati non applichino sanzioni per ritardi che stiano comunque entro la scadenza del 16 settembre. L’incontro servirà poi a gettare le basi di eventuali convenzioni tra i Comuni e i Caaf per il 2015 o quantomeno prevedere che i Municipi abbiano la capacità di strutturare le loro anagrafiche così da evitare che i contribuenti paghino oltre il tributo un ulteriore somma derivante dal servizio di calcolo”.

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