Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Caldo: un record dopo l’altro
Record di caldo, record di notti tropicali, record di temperatura percepita. Il bimestre luglio-agosto del 2024, in Veneto, va negli annali e ci resterà finché un nuovo primato non verrà stabilito. Ma quel che più conta è che i numeri da primato di questo bimestre sono il picco di un trend, che prosegue con costanza da almeno trent’anni.
Lo segnala l’Arpav, l’agenzia regionale per la prevenzione e la protezione ambientale in Veneto. E’ dei giorni scorsi il report che rende note le misurazioni fatte negli ultimi due mesi.
A causa dell’alta pressione nordafricana che ha “soggiornato” a lungo sul nostro Paese e quindi anche sulla nostra regione, già il mese di luglio era stato notevolmente caldo: il terzo più caldo (per temperatura media) dal 1992, superato solo dal 2015 e dal 2022.
Il mese di agosto ha calato l’asso: nel senso che l’alta pressione è stata ancora più incisiva e persistente e di conseguenza le temperature medie del mese hanno battuto il precedente record, risalente all’eccezionale estate 2003.
Se si considerano i due mesi insieme di luglio e agosto, il bimestre di quest’estate 2024 in Veneto è stato mediamente il più caldo della serie, superando, seppur di poco, i precedenti record rappresentati dal 2003, 2015 e 2022.
Il dato si fa molto rilevante se si considerano le notti tropicali, cioè quelle in cui la temperatura non scende mai sotto i 20°. In tutta la regione è record, e in alcune località di pianura, tra luglio e agosto, si sono registrate 38 notti tropicali (ovvero due su tre in cui non si è scesi sotto i 20°); il precedente record, del 2015, era di 25.
Ma il cambiamento si staglia meglio se si prende in considerazione il periodo lungo: all’inizio degli anni ‘90 le notti tropicali, nelle stesse località, erano mediamente 3 nel medesimo bimestre; in questi ultimi anni si è arrivati a 15.
Spesso le temperature elevate sono inoltre state abbinate ad elevati valori di umidità, determinando diversi periodi di caldo afoso particolarmente marcato, con condizioni di disagio fisico intenso, accentuate dal fatto che anche le notti sono state molto calde.
Secondo l’indice Humidex, indicatore di caldo-umido che tiene conto della temperatura e del tasso di umidità dell’aria, i valori medi registrati quest’estate in luglio e agosto risultano per la maggior parte delle stazioni analizzate su territorio regionale i più alti della serie (dal 1992).
Anche qui, per fare un esempio, il report di Arpav indica Cavallino-Treporti, nel litorale veneziano: la temperatura media giornaliera percepita è stata di 36°, mai così alta, contro una media che nel trentennio si attesta sui 30-31°.