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Parigi 2024, il Papa chiede una “tregua olimpica” nella speranza della risoluzione dei conflitti

“In questo periodo travagliato in cui la pace nel mondo è seriamente minacciata, auspico vivamente che tutti abbiano a cuore di rispettare questa tregua nella speranza di una risoluzione dei conflitti e di un ritorno alla concordia”. Così Papa Francesco in un messaggio per i Giochi Olimpici che si terranno a Parigi dal 26 luglio all’11 agosto

“I Giochi Olimpici sono, per loro natura, portatori di pace e non di guerra. È con questo spirito che l’Antichità stabilì saggiamente una tregua durante i Giochi e che l’epoca moderna tenta regolarmente di riprendere questa felice tradizione. In questo periodo travagliato in cui la pace nel mondo è seriamente minacciata, auspico vivamente che tutti abbiano a cuore di rispettare questa tregua nella speranza di una risoluzione dei conflitti e di un ritorno alla concordia. Che Dio abbia pietà di noi! Illumini le coscienze di coloro che detengono il potere sulle gravi responsabilità che incombono su di loro, conceda agli operatori di pace il successo nei loro sforzi e li benedica”.

In un messaggio all’arcivescovo di Parigi, mons. Laurent Ulrich, per i Giochi Olimpici che avranno luogo nella capitale francese dal 26 luglio all’11 agosto Papa Francesco rilancia la proposta di una “tregua” olimpica su tutti i conflitti in corso nel mondo.

“Lo sport – scrive il Papa – è un linguaggio universale che trascende confini, lingue, razze, nazionalità e religioni; ha la capacità di unire le persone, di promuovere il dialogo e l’accoglienza reciproca; stimola l’automiglioramento, allena lo spirito di sacrificio, promuove la lealtà nei rapporti interpersonali; ci invita a riconoscere i nostri limiti e il valore degli altri. I Giochi Olimpici, se restano davvero ‘giochi’, possono quindi essere un luogo eccezionale di incontro tra le persone, anche le più ostili. I cinque anelli intrecciati rappresentano questo spirito di fraternità che deve caratterizzare l’evento olimpico e la competizione sportiva in generale. Mi auguro quindi che le Olimpiadi di Parigi siano per tutti coloro che provengono da tutti i Paesi del mondo un’occasione imperdibile per scoprire e apprezzare se stessi, per abbattere pregiudizi, per creare stima dove trovano disprezzo e diffidenza, amicizia dove trovano posto disprezzo e sfiducia è l’odio”.

Le parole del Papa arrivano nel contesto dell’ l’invito della Conferenza dei vescovi di Francia a partecipare alla “Messa di apertura della Tregua olimpica” che sarà celebrata venerdì 19 luglio alle ore 10 nella chiesa della Madeleine, alla presenza di Thomas Bach, presidente del Comitato olimpico internazionale. La celebrazione sarà presieduta da mons. Laurent Ulrich, arcivescovo di Parigi, alla presenza di mons. Celestino Migliore, nunzio apostolico in Francia, e di mons. Emmanuel Gobilliard, vescovo di Digne, vescovo delegato della Santa Sede, per i Giochi olimpici e paralimpici. La Cef spiega che la “Tregua olimpica” è una tradizione secolare inerente alle “Olimpiadi”: è un periodo di pace che invita tutte le nazioni, fin dall’antichità, a porre fine ai conflitti per tutta la durata dei Giochi Olimpici. Inizia una settimana prima dell’inizio delle Olimpiadi e termina una settimana dopo la fine dei Giochi paralimpici. La chiesa della Madeleine di Parigi, dove verrà celebrata la messa, è una delle più emblematiche della capitale. Al suo interno è stata benedetta, per l’occasione, una cappella dedicata a “Nostra Signora degli sportivi”, nella quale gli atleti e le delegazioni potranno trovare un luogo di accoglienza spirituale e contemplazione.

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