Solo eccentrico o anche pericoloso?
Quelle che molti ritenevano delle “sparate” un po’ eccentriche di...
Circa un anno fa, nella Marca, è nato un luogo dove i bisogni delle persone fragili, con disabilità e delle famiglie più bisognose si incrociano con l’offerta di sostegni, bonus e servizi delle amministrazioni e del terzo settore.
Si tratta dello Sportello sociale Spi Cgil di Treviso, presente oggi in 14 sedi nella provincia, che diventeranno 18 nel corso del 2025.
Il servizio, gratuito, è stato avviato, hanno raccontato Silvia Bresolin dello Spi Cgil di Treviso e il segretario generale dello Spi Cgil di Treviso, Vigilio Biscaro, un anno fa, in via sperimentale e si propone come porta di accesso al mondo dei servizi per anziani, persone con disabilità o anche che semplicemente fanno fatica a gestire le pratiche online e che a causa della scarsa informazione o dimestichezza con l’apparato burocratico perdono occasioni importanti per migliorare la propria qualità di vita, grazie a bonus e servizi sociali che il territorio offre, ma che spesso i cittadini non conoscono.
In principio, la Cgil si è avvalsa, sempre rispettando le scelte di privacy dei propri utenti, del database dei patronati e dei Caf per contattare le persone che ne avevano diritto e informarle delle proprie opportunità, ascoltandole e guidandole nella compilazione delle pratiche o indirizzandole agli uffici competenti.
Il tutto è stato reso possibile dall’impegno di 25 pensionati volontari, che hanno partecipato a un percorso di formazione di quaranta ore totali su tematiche come le Impegnative di cura domiciliare, sulla non autosufficienza, sulle prestazioni legate all’indicatore economico Isee, ma anche con uno psicologo per affrontare nel miglior modo possibile i colloqui con le persone che chiedono il loro sostegno.
Nel corso del 2024, gli sportelli hanno accolto 872 richieste, delle quali, 438 riguardanti problematiche connesse a disabilità fisiche, 298 relative a famiglie in difficoltà e 94 di servizi socio-sanitari. Tra le prestazioni più richieste, impegnative di cura domiciliare, bonus economici, carta acquisti, benefici fiscali, voucher sanitari, contrassegno auto, contributo affitto, cure domiciliari e esenzioni ticket sanitari.
“L’idea dello sportello - hanno spiegato dallo Spi Cgil - nasce dalla volontà di rimettere al centro la persona in una società sempre più anziana e dai servizi sempre più digitalizzati, complessi da raggiungere e dove manca una visione di insieme. Per fare questo i nostri volontari lavorano a stretto contatto con i Servizi sociali comunali, ma anche con tante realtà del terzo settore. Abbiamo creato degli ambienti in cui le persone possano sentirsi a loro agio, ascoltate, informate sui loro diritti e indirizzate a trovare risposte ai propri bisogni. Contro le solitudini di oggi, vogliamo tornare a mettere in campo quello spirito di solidarietà che ci ha lasciato la pandemia”.
In un anno di sperimentazione, gli organizzatori si sono resi conto che di questo servizio la comunità ha un grande bisogno. Per questo, agli sportelli di Treviso, Conegliano, Castelfranco, Montebelluna, Oderzo, Vittorio Veneto, Mogliano, Villorba, Breda di Piave, Ponte di Piave, Motta di Livenza, Pieve di Soligo, Godega di Sant’Urbano e Onè di Fonte, ne saranno aggiunti altri quattro, a Paese, Crocetta del Montello, Valdobbiadene e Roncade.
Tutti i cittadini che ne avessero bisogno possono rivolgersi alla sede Cgil più vicina per prenotare un appuntamento di consulenza gratuita.