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STORIE DI SPERANZA 2: Da Treviso a Saint Louis, per ridare dignità alle persone

L’avventura di Tapha e Francesca parte il prossimo 19 gennaio: 6.000 chilometri per portare un carro funebre in Senegal. Il viaggio diverrà un documentario. Avviata la raccolta fondi a sostegno dell’impresa su GoFundme

Solidarietà, spirito d’iniziativa, tenacia, una rete di amicizie e fiducia costruita negli anni e tanta tanta determinazione. E’ questa la ricetta vincente del trevigiano Mouhamadou Moustapha Fall, per gli amici Tapha, che dopo essere riuscito a portare in Senegal, suo Paese di origine, un’ambulanza e un container pieno di materiale medico, oggi è pronto a una nuova avventura: partirà il 19 gennaio 2025 il convoglio che porterà a Saint Luis, importante cittadina, situata nel Nord del Paese africano, al confine con la Mauritania, una vettura funebre per il trasporto dei propri cari defunti. È una storia che ha a che fare con la dignità dell’ultimo saluto a ogni essere umano: “I morti a Saint Louis vengono ancora trasportati a braccio dai propri cari, a volte ci vogliono diversi chilometri per raggiungere i luogo di sepoltura”, racconta Tapha, che vive a Treviso dal 2001, sposato; due figli. Un buon lavoro a Venezia come impiegato per una nota multinazionale.

“Treviso ‘Ndar - un carro funebre per due” è un’iniziativa portata avanti da Tapha insieme a Francesca Brotto, insegnante di teatro e ormai grande amica di Tapha. Un viaggio di quasi 6000 km attraverso 6 Nazioni, e anche un deserto; un modo per far capire che le grandi imprese posso essere realizzate dalle persone comuni. Ma c’è di più, a portare la vettura in Senegal saranno proprio Francesca e Moustapha, in un viaggio on the road, che diventerà un docufilm. Con loro, viaggeranno anche: Giuliana Gallopin, assistente sociale, esploratrice di confini e diversità, nel progetto e nel viaggio è problem solver e autista. Sara Fabris, giovane regista intraprendente, che documenterà l’impresa. Giacomo Fabris, antropologo e fotografo documentarista. Simone Cannizzo, imprenditore e avventuriero, che sarà il 1° pilota.

Il carro funebre verrà donato ad Amis d’enfance de Sindone, associazione locale che lo gestirà e lo metterà a disposizione della popolazione gratuitamente. Un primo carro è stato donato da Aqilan di Asti, mentre potrebbe arrivare un secondo carro, donato dall’azienda Giesse di Belluno.

La vettura trasporterà, inoltre, tutto il materiale scolastico che sarà possibile raccogliere, per i bimbi che frequentano le scuole a Saint Louis.

Le iniziative di Tapha, tuttavia, partono da molto più lontano: Nel 2020, a seguito di due eventi che segnano la sua vita, inizia a lavorare al suo primo progetto solidale, quello che ha portato in Senegal un’ambulanza.

Ma per Tapha non è abbastanza, impossibile per lui chiudere gli occhi di fronte alle difficoltà e la sofferenza degli altri. Così, a tre anni di distanza, nasce “Treviso ‘Ndar”. Un primo finanziamento è avvenuto grazie alle doti culinarie di Tapha e al suo famoso “Cous cous Klan”, un pranzo solidale a base del suo prelibato cous cous. Grazie agli Alcuni, è stato anche organizzato un concerto di beneficenza al teatro Sant’Anna.

A sostenere il progetto ci sono diverse realtà del territorio, tra cui onoranze funebri Ivan Trevisin, Fiorerie e onoranze funebri Dario, Open serramenti, Tale aps, Karibu, città di Treviso e città di Preganziol, ma per completare l’impresa è necessario l’aiuto e il sostegno di tutti. Per questo è stata attivata una campagna di raccolta fondi su GoFundme, dal nome “Aiuta Treviso ‘Ndar a donare un carro funebre”, attraverso la quale è possibile sostenere il progetto.

“Una curiosità - raccontano infine gli organizzatori -, la città di Saint Louis nella lingua locale, il wolof, viene chiamata ‘Ndar guedj. In dialetto veneto ‘ndar significa andare. Sembra proprio che la città di ‘Ndar ci inviti a ‘ndar. E così è nato il nome Treviso ‘Ndar”.

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