Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
E’ morta Rina Biz, pioniera della cooperazione sociale
Nella giornata di oggi è mancata Caterina (Rina) Biz, originaria di Orsago, all’età di 90 anni. Straordinaria la storia di Rina: una pioniera del movimento cooperativistico veneto (e nazionale), annoverata tra i fondatori dei primi circoli Acli nella Sinistra Piave. Figlia di mezzadri, dopo aver lasciato il lavoro nella filanda di Orsago, diviene prima punto di riferimento nel patronato Acli di Conegliano, poi dirigente provinciale e nazionale dell’associazione cristiana dei lavoratori.
Successivamente Rina costituisce una delle prime cooperative di lavoratori del Veneto che raggiunge ben presto importanti risultati. Nel suo percorso, ha avuto la possibilità di entrare in relazione con figure di primo piano, come il beato Albino Luciani - Giovanni Paolo I, Tina Anselmi e Livio Labor, a lungo presidente nazionale delle Acli. Ha elaborato, con anticipo sui tempi, le principali questioni legate al lavoro e all’evoluzione della società italiana: dalle battaglie per la piccola proprietà contadina all’emancipazione femminile, dal modello cooperativo alla formazione di una classe dirigente.
Nel 2020, a Treviso, era stato presentato il libro “Pesci rossi in acqua santa”, scritto dal giornalista Daniele Ferrazza: una vera e propria biografia-testamento di Rina, che ripercorre la sua storia personale e la storia del nostro territorio, come chiariva il sottotitolo: “Dal lavoro in filanda all’impegno sociale nelle Acli: storia della fondatrice della Cooperativa Insieme si può”.
Fino a non molto tempo fa, Rina ha presieduto la Fondazione Ispirazione e – come riconosceva lei stessa – si sentiva “ancora piena di progetti”. Profondamente credente, Rina non ha mai fatto mistero del ruolo della fede nella sua vita e nel suo impegno sociale.
“Con profondo dolore la cooperativa Insieme Si Può piange la scomparsa della sua fondatrice Rina Biz - dichiara Raffaella Da Ros, presidente della cooperativa sociale Insieme Si Può -. Una persona straordinaria, una donna tenace e lungimirante, alla quale va tutta la nostra gratitudine. Rina Biz ha saputo dare vita ad un modello che ha contribuito alla nascita e allo sviluppo del movimento cooperativo veneto, lasciando un segno indiscusso, quanto importante e duraturo. Il sogno di Rina Biz, nato oltre quarant’anni fa con la cooperativa Insieme Si Può, è diventato un progetto solido e ben radicato, che continua a generare buoni frutti, dando lavoro a molte persone, ponendo una forte attenzione all’occupazione femminile e restando fedele alla capacità di intercettare i bisogni delle nostre comunità, dando una risposta sociale alle fragilità. Affezionata alla sua Orsago, nell’ultimo periodo Rina è stata accudita con amore e affetto dai soci proprio in una struttura della cooperativa a Ponte di Piave che lei aveva contribuito a realizzare. In questa giornata che è di enorme tristezza vogliamo sottolineare tutta la nostra gratitudine a Rina rinnovando il nostro impegno a portare avanti con la cooperativa Insieme Si Può i valori e gli insegnamenti che lei ha seminato nel nostro territorio”.
Anche il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha espresso il suo cordoglio per la scomparsa di Biz: “Scompare un’icona assoluta dell’impegno sociale, una persona che è vissuta per la comunità sapendo interpretare come pochi i bisogni della gente, riuscendo a leggere lucidamente e propositivamente i cambiamenti epocali e impegnandosi in prima persona a dare una risposta – afferma Zaia – Con Rina Biz se ne va una pioniera e un’istituzione del Veneto che conosciamo. È un giorno di grande tristezza: se ne va l’eterno entusiasmo”.
“La comunità veneta perde una persona appassionata che ha segnato il progresso sociale con grandi intuizioni – aggiunge il governatore -. In un momento non facile ha dato vita ad un modello cooperativo che ha coinvolto più di un migliaio di donne che non avrebbero avuto altro modo di trovare un’occupazione. Con lei è nata ‘Insieme si può’, la cooperativa che è diventata un riferimento a livello nazionale e internazionale per come coinvolgere anche le figure più deboli e più fragili. È stata un vero gigante della nostra comunità”.
“Ogni tanto la incontravo, l’ultima volta è stata pochi mesi fa – ricorda -. Sono certo che lascerà un grande vuoto ma anche un’eredità immensa sia dal punto di vista imprenditoriale che da quello civile e anche spirituale; fin da giovane è stata mossa dai sentimenti di una grande credente. Un vero esempio di rispetto e inclusività: profondamente cristiana, ha portato i suoi valori nella vita di tutti i giorni e li ha messi in pratica nella laicità”.
“Rina ha certamente colto soddisfazioni dal suo impegno – conclude Zaia – ma soprattutto ha dimostrato che si possono inseguire i propri sogni con grande caparbietà ed eccezionale umiltà per farne un volano per il benessere tutti. Un grande insegnamento per il quale le saremo sempre grati”.
Nelle prossime ore saranno resi noti data e orario dei funerali.