Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Da Belluno a Venezia, per un turismo accessibile
E’ partita giovedì 26 settembre da Belluno la quattro giorni inclusiva “Un mondo che si muove”, organizzata da fondazione Efesto con il supporto di fondazione Telethon, Croce rossa di Belluno, Comitato italiano Paralimpico del Veneto, Lega navale italiana e federazione italiana Cuochi, cui si sommano i patrocini istituzionali delle Province di Belluno e Treviso e della Città metropolitana di Venezia, delle aziende Ulss e dei Comuni coinvolti. Questo evento poli-esperienziale dedicato al turismo accessibile, con protagonista un gruppo di circa 40 persone, di cui la metà con disabilità differenziate (fisiche, intellettive e sensoriali), tocca tre province e otto comuni - Belluno, Alpago, Susegana, Conegliano, Treviso, Silea, Mogliano e Venezia -, concludendosi domenica 29 settembre.
Una sfida per il territorio
Dalle Dolomiti alla laguna, in questi quattro giorni i partecipanti percorreranno brevi percorsi accessibili di 5 chilometri ciascuno con lo scopo di mettere a patrimonio comune la traduzione dal teorico al pratico del concetto di turismo accessibile. Una vera e propria sfida, viste le difficoltà riscontrate nell’organizzazione e che aprono gli occhi su un’accessibilità ancora troppo proclamata e poco attuata, se non addirittura compresa. Come sottolinea Davide Giorgi, presidente fondazione Efesto, lo scopo è quello di unire nel nome dell’inclusione, “un processo culturale lento, ma che deve andare avanti: fondamentale è unire le diverse forze che concorrono ai cambiamenti”. Questo “cammino filosofico ed etico” vuole abbattere le barriere, non solo quelle architettoniche, ma anche quelle della burocrazia - e, dicono gli organizzatori, in parte ci sono riusciti, grazie alla grande collaborazione degli amministratori degli otto Comuni coinvolti - e soprattutto quelle culturali, che vedono la persona con disabilità come qualcuno da soccorrere e non da accogliere. Dalla ristorazione alle strutture museali e ricettive, c’è tutto un mondo che è chiamato a passare all’azione.
La tappa trevigiana
Lo specialissimo gruppo itinerante raggiunge la Marca nella giornata di sabato 28 settembre, accolto con calore dalla società civile trevigiana. Alle 10 all’auditorium Santa Caterina è previsto il talk inclusivo “Turismo e abilità accessibili” per gli istituti superiori di Treviso, con testimonial del mondo turistico, culturale e paralimpico e interventi musicali inclusivi, alla presenza delle autorità cittadine; a conclusione della mattinata, una visita accessibile guidata ai tesori del museo. Nel chiostro, alle ore 13, invece, c’è il pranzo di solidarietà “Un mangiar benefico inclusivo”, aperto a tutta la cittadinanza, a favore di fondazione Efesto e fondazione Telethon a cura di Assocuochi Treviso, Dse, Dipartimento solidarietà emergenze e casa Vittoria eventi. Il gruppo lascia la città alle 15 con una passeggiata inclusiva lungo la cinta muraria accessibile e l’Alzaia del Sile. Destinazione parco dei Moreri di Silea, dove la comitiva è accolta delle autorità cittadine e dalle associazioni territoriali con un aperitivo musicale a cura dell’associazione Polaris; la giornata prosegue con una passeggiata tra le vie accessibili di Silea e si conclude alle 19.30 con una cena alla chiesa parrocchiale, a cura dell’associazione Noi, accompagnata dal concerto della Scuola di musica cittadina.
La strada da percorrere
“Questo è solo l’inizio: dal prossimo anno ci auguriamo di essere sempre di più”, promette Michele Celebrin, dal comitato scientifico fondazione Efesto. Del resto la forza, la volontà e l’entusiasmo non mancano. La speranza è che le strutture rivelatesi non idonee all’accoglienza di “Un mondo che si muove” abbiano preso i dovuti provvedimenti e che possano diventare partecipi delle prossime edizioni, facendosi testimone in prima persona di un cambiamento possibile.