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Pacchi regalo da San Bartolomeo

Le festività vissute in un clima di prossimità con le persone detenute

Anche quest’anno, per il quarto anno di seguito, la parrocchia di San Bartolomeo di Treviso ha raccolto doni e biglietti per le persone detenute nel carcere di Santa Bona.

L’iniziativa è nata nel 2020, durante l’anno più duro della pandemia, grazie all’intuizione di don Francesco Filiputti, parroco di San Bartolomeo, che ha proposto ai volontari della Caritas parrocchiale di concentrare il loro operato su una realtà di solitudine e dimenticata come quella del carcere.

Così, da allora, ogni anno, in collaborazione con la direzione della struttura carceraria, vengono raccolti asciugamani, ciabatte, quaderni, prodotti per l’igiene, calzini e dolciumi che vanno a comporre i pacchi per i detenuti di Santa Bona.

E questo grazie alla solidarietà di tante persone, che vengono anche da fuori per portare il loro dono solidale: “L’iniziativa ha avuto un’eco ampia, ha toccato la sensibilità di molte persone - ha raccontato il parroco -, tanto che all’inizio temevamo di non raccogliere abbastanza materiale, ma poi le donazioni sono arrivate e siamo riusciti a realizzare più di 220 borse”.

La parte più importante del pacco, però, come ha voluto sottolineare don Francesco, è il biglietto, perché esprime vicinanza e umanità: “Una signora ha dipinto alcuni biglietti ad acquerello che erano davvero meravigliosi, altri biglietti, anche negli anni passati, erano stati realizzati dai bambini delle scuole del territorio, in ogni caso i biglietti sono un messaggio di prossimità, e negli anni passati molti detenuti ci hanno mandato le loro risposte e i loro ringraziamenti, aprendo un momento di dialogo”.

La parte più grossa del lavoro è stata la divisione dei materiali e la preparazione delle borse: “Giuliana, Silvia e Liana son tre volontarie Caritas che si sono spese molto per questo progetto - ha proseguito il sacerdote - con loro il movimento dei Focolari, il gruppo Ricrearti, una collaborazione tra il dipartimento dipendenze dell’Ulss 2 e la parrocchia, che trasforma le persone in risorse, la classe prima IB del Pio X International, che grazie a un progetto nelle ore di Chimica, ha realizzato dei saponi che sono stati aggiunti ai pacchi dono, infine hanno collaborato gli scout Fse del gruppo Treviso 1”.

Il 17 dicembre scorso un gruppo di volontari ha portato le borse in carcere, dove è stato accolto dal direttore Alberto Quagliotto e dalla comandante, commissaria di Polizia penitenziaria, Maria Grazia Grassi. I doni, poi, sono stati consegnati a ogni persona detenuta, durante le festività.

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