mercoledì, 30 ottobre 2024
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Gioco d’azzardo, “gravi norme” in legge di bilancio

Tra le criticità, vengono sottratti i fondi per la prevenzione e la cura della dipendenza e cancellato l’Osservatorio per il contrasto della sua diffusione

La campagna contro i rischi del gioco d’azzardo “Mettiamoci in gioco” e la Consulta nazionale antiusura San Giovanni Paolo II mettono in guardia la politica e l’opinione pubblica sulla “gravità delle norme che riguardano il gioco d’azzardo presenti nel testo della legge di bilancio bollinato dalla Ragioneria generale dello Stato. Anche i provvedimenti presenti in questa manovra sembrano confermare la subordinazione dei Governi agli interessi della lobby dell’azzardo, senza curarsi dei diritti e delle esigenze dei cittadini, ma nemmeno degli interessi dello Stato”.

In particolare, si evidenziano una serie di criticità. La prima: “Viene cancellato l’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave del Ministero della Salute, un organismo istituzionale in cui sono presenti anche le associazioni, che ha avuto come priorità il diritto alla salute dei cittadini. In verità già la legge 41/2024, contestata da «Mettiamoci in gioco» e Consulta nazionale antiusura, istituiva una Consulta permanente dei giochi pubblici del Ministero dell’Economia, con la presenza dei concessionari del gioco d’azzardo, che di fatto marginalizzava l’Osservatorio e spostava il focus sulla dimensione economica ed erariale del fenomeno. Dal testo della legge, non è chiaro se questa Consulta continuerà a esistere mentre è prevista l’istituzione di un Osservatorio dedicato «a ogni forma di dipendenza», che dovrebbe occuparsi di tutte le dipendenze patologiche”. La seconda: “Viene abrogato il fondo specifico di 50 milioni di euro annui destinato alla prevenzione e cura del disturbo da gioco d’azzardo. Al suo posto viene istituito un Fondo per le dipendenze patologiche, ripartito tra le Regioni sulla base di criteri determinati con decreto del ministro della Salute”.

La terza: “Vengono, per l’ennesima volta, prorogate le concessioni per il gioco d’azzardo, di due anni, fino al 31.12.2026. Già la legge di previsione di bilancio per il 2023 e per il bilancio pluriennale 2023-2025 aveva reintrodotto la proroga fino al 31.12.2024 per le concessioni che erano in scadenza al 31.12.2022. Va ricordato che le scadenze iniziali delle concessioni per il bingo erano fissate al 2014, quelle per le scommesse sono scadute nel 2016 e quelle per gli apparecchi di giochi nel 2022. Il sistema delle proroghe delle concessioni avviene a fronte del pagamento di un corrispettivo una tantum ma, visti gli appetiti che il comparto dell’azzardo suscita a livello globale, l’indizione di nuove gare apporterebbe presumibilmente nelle casse dell’erario un contributo assai più significativo”.

La quarta: “Viene stabilizzata in modo permanente una estrazione settimanale aggiuntiva per lotto ed enalotto, che aumenta l’offerta di gioco d’azzardo quando sarebbe, invece, necessario ridurla. La quarta estrazione settimanale di lotto ed enalotto era già stata introdotta in via provvisoria (già allora con molte critiche, viste anche le esperienze precedenti) a luglio dello scorso anno per sostenere la popolazione dell’Emilia Romagna colpita dall’alluvione”.

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