Elezioni Comunali, Spinea: dopo il commissariamento, la scelta torna ai cittadini

Dopo un anno di commissariamento, a causa della rottura della maggioranza di centrodestra che aveva eletto sindaca Martina Vesnaver, il Comune di Spinea torna al voto per eleggere il nuovo sindaco e il nuovo consiglio comunale. Tre sono i candidati sindaci che si presentano al voto, di questi due appartengono politicamente al centrodestra, mentre uno rappresenta il centrosinistra unitariamente: Martina Vesnaver, già sindaca dal 2019 al 2023, è sostenuta da 4 liste (Siamo per Spinea, Forza Italia, DC, Noi Moderati); Claudio Tessari, già sindaco dal 1999 al 2009, anch’esso sostenuto da 4 liste (Claudio Tessari Sindaco, Coraggio Italia, Lega, Fratelli d’Italia); infine Franco Bevilacqua con 4 liste (E’ Tempo, Progetto Spinea, Pd e Bevilacqua Sindaco).

Nella campagna elettorale, che si svolge in un clima abbastanza acceso, specie tra le forze del centrodestra diviso, i candidati puntano l’attenzione su alcune tematiche particolarmente sentite tra la popolazione. Franco Bevilacqua, “cittadino tra i cittadini” come si definisce, s’impegna per una Spinea viva, attiva, verde, solidale e partecipata; Claudio Tessari invece, con lunga esperienza di pubblico amministratore, che quattro anni fa sostenne Vesnaver con una propria lista e fu eletto presidente del Consiglio comunale, oggi riprova a diventare sindaco, impegnandosi a preparare, se eletto, una squadra di nuovi e giovani amministratori; infine, Martina Vesnaver punta nel programma a continuare l’esperienza amministrativa interrotta prematuramente nel 2023, lavorando per favorire progetti di inclusione sociale, promuovendo la sostenibilità ambientale e le comunità energetiche. E’ indubbio che tra i temi caldi, in un comune come Spinea, ad alto tasso abitativo e seconda città nel Veneto per cementificazione, vi siano quelli legati alla viabilità e allo sviluppo urbanistico del territorio, per il quale i tre candidati sindaco hanno proposte diverse. Per Martina Vesnaver, ogni piano degli interventi deve essere partecipato “attuando una revisione degli strumenti urbanistici, dando applicazione al principio della perequazione territoriale con accordi tra enti e privati”; Franco Bevilacqua, dal canto suo, propone una città nuova con consumo di suolo netto pari a zero, indirizzando “le trasformazioni del territorio verso la tutela del suolo e dell’ambiente”; mentre Claudio Tessari ritiene doveroso mettere mano al Piano degli interventi “non per favorire la speculazione di pochi, bensì per consentire ai piccoli portatori di interessi di poter fare degli interventi sul territorio”. Anche gli aspetti sociali vengono evidenziati nei programmi con accenti diversi: Vesnaver punta l’attenzione sulle nuove povertà evidenziando il clima di insicurezza che queste possono generare; Franco Bevilacqua sottolinea la necessità di fare rete tra tutti i servizi operanti nel territorio comunale (servizi comunali, servizi sanitari, associazioni no profit, volontariato, privati cittadini); Claudio Tessari rileva come sia necessario aumentare le risorse a disposizione della popolazione anziana, considerando l’aumento dell’età media dei residenti.

Altro tema toccato nel programma è l’attenzione all’ambiente e il suo sviluppo: su questo tema Tessari si impegna a creare progetti di manutenzione del verde cittadino e delle aree pubbliche, favorendo la sensibilizzazione della cittadinanza nel conservarne pulizia e decoro. Vesnaver, invece, propone che “dove non sarà possibile piantare alberi veri e propri verranno sistemati gli alberi liquidi, ovvero bioreattori formati da acque e potenti microalghe”. Franco Bevilacqua, infine, vuole “porre in essere azioni mirate al ripristino dell’integrità del territorio valorizzando i percorsi naturalistici esistenti, aumentando le aree a verde e istituendo il «Forum del verde» dove attivare progetti partecipati per la realizzazione di nuove aree o la gestione di parchi e giardini”.

Tutti questi temi, unitamente ad altri, sono stati affrontati in un acceso dibattito pubblico, organizzato dal circolo Acli, insieme al Gazzettino, lo scorso venerdì 24 maggio, nella tensostruttura della parrocchia di Santa Bertilla, incontro che ha visto la partecipazione di centinaia di persone interessate a conoscere idee e progetti per il Comune. Ai candidati sindaci e consiglieri comunali si è rivolta con un documento la Collaborazione pastorale delle parrocchie di Spinea, invitando a “non vedere la politica solo come il luogo dei conflitti, delle ambizioni o persino della corruzione, che cerca gli interessi di parte. Dovremmo piuttosto interpretare la politica come lo spazio in cui cerchiamo di esprimere insieme per tutti, e non solo per coloro che ci sono più vicini, la ricerca di scelte giuste, che sostengano la dignità di ogni membro della società. L’importante è capire quali siano le decisioni politiche e amministrative da attuare, per prendersi cura dei membri più fragili, più indifesi e a rischio della nostra Città di Spinea”, si sottolinea, elencando la precarietà di vita di tante famiglie, o di persone singole, la solitudine e l’abbandono in cui versano tanti anziani, l’emergenza abitativa e l’assenza di progetti di integrazione per le persone migranti, che pure lavorano nel territorio, l’incapacità delle istituzioni di farsi carico di tante persone con disagio psichico, la marginalità giovanile. “Ci sono nel territorio forze positive, che già si spendono per tutte queste situazioni, che possono contribuire a iniziare processi di cambiamento, creando delle reti di collaborazione”, l’appello finale delle parrocchie.

Dopo un anno di commissariamento, queste elezioni daranno, quindi, un sindaco e un’amministrazione a Spinea che, con i suoi quasi trentamila abitanti, si colloca tra i Comuni più importanti dell’area metropolitana di Venezia. (P.G.)