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Dipendenze dilaganti fra i giovani, a Treviso un osservatorio per tenerne traccia
Dilaga fra la popolazione giovanile l'uso di sostanze come droga, alcol, ma anche gioco d'azzardo patologico e uso eccessivo di internet. A Treviso è nato un osservatorio sulle dipendenze coordinato dall'Ulss2 Marca Trevigiana insieme alla Conferenza dei sindaci, all'Ufficio scolastico provinciale e alla prefettura. Il lavoro di rete diventa essenziale per azioni di contrasto e prevenzione rispetto a comportamenti devianti.

Quando si parla di dipendenze, specie riferite alla popolazione giovanile, si pensa immediatamente all’uso di sostanze stupefacenti, salvo poi rendersi conto – quando si interfacciano studi e ricerche aggiornate – che in realtà oggi ci sono tante e diverse forme di dipendenza emergenti, in alcuni casi molto preoccupanti come l’alcolismo, il gioco d’azzardo e anche forme di dipendenza psicologica o dipendenza nell’uso di dispositivi elettronici. Non a caso, lo stesso Servizio dipendenze dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, il cosiddetto Serd, è strutturato in quattro aree: tossicodipendenze, alcologia, gioco d’azzardo patologico e trattamento per il tabagismo.
Trattando del tema delle dipendenze, oltre a preoccupare per la loro diffusione sempre più ampia fra la popolazione giovanile, il concetto che esce più di frequente è quello della rete. In una società altamente complessa e interconnessa, lavorare insieme su politiche di contrasto e prevenzione, diventa assolutamente essenziale.
Aspetto sottolineato qualche giorno fa nella sede dell’Ulss 2 Marca Trevigiana, dove alcune importanti realtà istituzionali del territorio hanno sottoscritto un protocollo di intesa per la costituzione di un Osservatorio sulle dipendenze. Insieme all’Azienda socio-sanitaria, partecipano all’Osservatorio la Conferenza dei Sindaci della Marca trevigiana, l’Ufficio scolastico provinciale, la Prefettura di Treviso, con il supporto di Ascopiave.
Il direttore generale di Ulss2, Francesco Benazzi, e la presidente della Conferenza dei sindaci della Marca, Paola Roma, hanno spiegato come il territorio sentisse l’urgenza di avere un’unica banca dati in grado di conferire tutti gli studi e le rilevazioni legate al tema delle dipendenze, in cui rientrano ad esempio anche i dati sugli incidenti stradali. “Un tavolo intorno al quale poterci coordinare e condividere dati ed esperienze, per agire con maggiore efficienza, a partire da una presa in carico precoce delle situazioni potenzialmente devianti. E’ evidente a tutti che il Covid ha aumentato le situazioni di fragilità negli adulti e nei minori, sono esplose le depressioni così come alcune problematiche relazionali, che necessitano di un’adeguata presa in carico”.
Le informazioni relative al consumo di sostanze e le varie forme di dipendenza a livello locale, riferite alla popolazione giovanile, sono scarse e poco diffuse, da cui l’esigenza di creare un Osservatorio che consenta ad enti e agenzie educative delle comunità territoriali di accedere a informazioni precise per comprendere più dettagliatamente i fenomeni, promuovere interventi di prevenzione e recupero basati su evidenze scientifiche.
I primi numeri dell’Osservatorio dipendenze di Treviso
Il direttore del Serd dell’Ulss2, Roberto Manera, ha descritto una ricerca eseguita ad aprile-maggio 2022 dal Dipartimento per le Dipendenze sugli stili di vita degli studenti della provincia di Treviso. Indagine svolta su un campione di 4.859 studenti tra i 14 e 19 anni, che frequentano 11 fra licei ed istituti tecnici della provincia. Purtroppo, nel campione non sono rappresentati gli istituti professionali.
Per quanto riguarda il consumo di alcolici, l’esposizione al consumo di alcol fra gli studenti è diffusa, precoce e aumenta con il crescere dell’età. Nella fascia 13-19 anni il 71,4% degli studenti e il 73,8% delle studentesse dichiarano di aver consumato bevande alcoliche, il 17,7% degli studenti e il 17,9% delle studentesse si sono ubriacati nelle ultime due settimane.
Nell’utilizzo delle sostanze stupefacenti, il 32% degli studenti intervistati ha dichiarato di averne fatto uso, i maschi con una frequenza maggiore rispetto alle femmine (41% degli studenti, 29% delle studentesse).
Anche per il gioco d’azzardo si rileva una esposizione diffusa. Il 59% degli studenti trevigiani intervistati dichiara infatti di aver giocato. Per quanto riguarda l’abuso di internet, il 38% di studenti e il 57% delle studentesse dichiarano di trascorrere oltre 3 ore al giorno nella rete, specie su Istagram e Tik-Tok.
Nel 2021 si sono rivolti al Serd di Treviso 3.867 utenti: 1.922 per uso di sostanze stupefacenti, 1.123 per disturbi da uso di alcol, 189 per gioco d’azzardo patologico, 56 per tabagismo, 379 per chiedere consulenza/sostegno, 127 detenuti, 132 inviati dalla Prefettura. Dati nazionali ci dicono però che meno del 10% degli utenti che avrebbero effettivamente bisogno di trattamento, sono in cura presso i servizi specialistici.
Oltre alle persone che consumano sostanze psicoattive legali (fumo, alcol, farmaci) e sostanze illegali tradizionali (cannabis, cocaina, oppiacei), al Serd dell’Ulss 2 si sono presentate persone che consumano nuove sostanze psicoattive, in numero ancora limitato, ma con tutta una serie di difficoltà nella presa in carico, sia nella diagnostica che nel monitoraggio clinico tossicologico.