Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Noventa di Piave, l'antica chiesetta in via Ca' Memo torna ai fedeli
La struttura, ora restaurata, è stata donata alla parrocchia dalla famiglia Rizzetto. Resterà ora aperta in modo continuativo, tutti i giorni, dalla mattina alla sera
Domenica 11 luglio scorso, alle ore 11, si è tenuta l’inaugurazione dell’antica chiesetta in via Ca’ Memo, a Noventa: la contentezza della comunità noventana era proporzionale al tempo soleggiato di quella mattina. Così come era tanta la felicità del parroco don Mario Rossetto, che ha officiato la cerimonia suggellando il recupero di un luogo identitario fondamentale culturalmente, religiosamente e spiritualmente per la contrada di Ca’ Memo, in particolare, ma anche per tutto il paese. Tale ricchezza del luogo, il cui complesso originario fu fondato nel 1605 dalla nobile famiglia veneziana Memo, è stata sottolineata anche dal vicesindaco Alessandro Nardese, che ha presenziato alla cerimonia e portato il saluto del sindaco. In particolare, ha riferito come il titolo della chiesetta sia legato alla grande devozione dei veneziani verso il Cristo Redentore, che si celebra ogni anno la terza settimana di luglio in ringraziamento per la liberazione dalla peste avvenuta nel 1577.
La chiesetta fu acquisita dai Macrì nel 1800, poi dalla famiglia Rizzetto, che l’ha sempre messa a disposizione della comunità, e infine l’ha donata alla parrocchia di Noventa. Il motivo per quest’ultimo trasferimento di proprietà è stato spiegato con chiarezza da Serena Rizzetto, intervenuta all’inaugurazione, anche a nome della sorella Lia (cui è stato dato l’onore del taglio del nastro), con grande emozione per ciò che la chiesetta ha rappresentato per la loro famiglia: “Siamo l’ultima generazione, ahimè, della nostra famiglia, e quindi il nostro desiderio è che questo oratorio prosegua gestito bene dalla parrocchia, che rimanga ai parrocchiani”.
La chiesetta è stata, nel frattempo, restaurata grazie all’impegno collettivo della comunità noventana, per cui don Mario ha espresso un unico grande ringraziamento: per il grande impegno profuso e la generosità di tanti cittadini, come anche la perizia di professionisti, per il lavoro indefesso dei volontari dell’oratorio della parrocchia e del comitato di Ca’ Memo, e la preziosa collaborazione dell’Amministrazione . “La collaborazione di tutti - ha concluso don Mario Rossetto - ha fatto sì che la chiesetta tornasse, dopo un lungo periodo di inutilizzo, a essere effettivamente fruibile, a essere la quarta chiesa della comunità noventana, ripresentandosi come un piccolo rifugio accogliente per tutte le anime che vogliono sostare in preghiera, nel silenzio della meditazione, al cospetto di un alto crocifisso ligneo che fa memoria visiva di Colui che, con la mediazione dell’Immacolata Vergine, può liberare l’uomo da ogni male, pure da una epidemia”.
La chiesetta resterà ora aperta in modo continuativo, tutti i giorni, dalla mattina alla sera.