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Cinema Don Bosco di San Donà: omaggio a Federico Fellini culmine dei festeggiamenti per il novantesimo

Ospite d’onore Francesca Fabbri Fellini, nipote del grande regista. Durante l’amichevole scambio di battute, la nipote del grande maestro del cinema italiano ha svelato dettagli personali e professionali dello zio, offrendo uno sguardo inedito sulla sua vita famigliare
25/04/2024

Grande festa al cinema dell’oratorio don Bosco, dove hanno raggiunto il culmine i festeggiamenti per i 90 anni della sala, attraverso l’evento “Seguendo Fellini” promosso da “San Donà Opportunity”, “associazione del territorio che si propone di dar spazio e voce ai giovani del territorio attraverso la cultura”, come racconta la presidente, Angelica Visentin. La serata, alla quale ha partecipato numeroso il pubblico che spesso frequenta il cinema, ha visto, in realtà, una tripla commemorazione: oltre ai 90 anni della sala, si sono celebrati i 70 anni dall’uscita del film “La strada” del maestro Federico Fellini e i 30 anni dalla scomparsa della sua indimenticabile protagonista, Giulietta Masina. Ospite d’onore Francesca Fabbri Fellini, nipote del grande regista.

In apertura di serata è stato svelato un cortometraggio che ha ripercorso la storia della sala, realizzato nello stile semplice, curato e appassionato di don Bosco, dagli alunni dell’istituto Scarpa-Mattei, che ha ripercorso questi primi 90 anni di vita, dalle prime immagini in bianco e nero ai nostri giorni, con l’accensione del nuovo proiettore e la realizzazione del nuovo foyer. Tra tutti, spicca il volto sorridente di Bepi Arvotti, per decenni pilastro della sala, col suo sorriso e la sua energia travolgente.

Sull’onda degli applausi, il direttore don Nicola Munari ha colto l’occasione per ringraziare i tanti volontari che oggi come ieri “rendono possibile la magia di questo cinema, che continua a fare cultura e divertimento e a muovere la fantasia di tanti giovani e tanti ragazzi”.

A seguire, il sindaco di San Donà, Alberto Teso, ha dato il benvenuto a Francesca Fabbri Fellini a nome della città. L’intervista che è seguita con lal nipote del regista, condotta dallo scrittore, sceneggiatore e regista Manlio Castagna, ha conquistato il pubblico in sala. Durante l’amichevole scambio di battute, la nipote del grande maestro del cinema italiano ha svelato dettagli personali e professionali dello zio, offrendo uno sguardo inedito sulla sua vita famigliare. Fabbri Fellini, per la prima volta in questa sala, è rimasta sorpresa dal calore e dalla passione per il cinema che si respira al suo interno, in maniera semplice e genuina e per il clima di casa creatosi. Impressione, questa, condivisa dal pubblico presente. Fabbri Fellini ha, poi, svelato alcuni retroscena della vita di suo zio Federico. In particolare, Fabbri Fellini ha svelato il simbolismo del sassolino presente nel film “La strada”, un riferimento tanto amato da papa Francesco per l’alto valore spirituale del messaggio che veicola: “Tutte le vite servono a qualcosa”.

La visione del capolavoro felliniano, premio Oscar 1954, ha suscitato nel pubblico una grande emozione e un desiderio, soprattutto nei più giovani, di riscoprire questo grandissimo regista del Novecento. (Giorgio Boem )

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