Questo tempo particolare, che ci vuole preparare nella duplice attesa del Natale del Signore e del suo...
Don Amos abbraccia la "sua" comunità
A San Giuseppe Lavoratore la prima messa dopo l'ordinazione del giorno precedente
Domenica 21 maggio è stato un giorno di grande gioia per la comunità parrocchiale di San Giuseppe Lavoratore: don Amos Patarini, prete novello ordinato sabato 20 maggio nella cattedrale di Treviso dal vescovo Michele Tomasi, ha infatti celebrato la prima messa nella sua parrocchia di origine. Don Amos ha fatto il suo ingresso processionale in una chiesa gremita di fedeli, accompagnato da numerosi confratelli, alcuni dei quali originari anch’essi della parrocchia sandonatese o provenienti dalle altre parrocchie della Collaborazione. L’omelia è stata affidata a mons. Stefano Chioatto, delegato diocesano per gli Istituti di vita consacrata, il quale ha ricordato “Il lungo e non sempre facile cammino” verso il sacerdozio di don Amos, e il senso della promessa di Gesù, che diviene compito e impegno.
Al termine della celebrazione, molto semplice e animata in maniera emozionante dal coro parrocchiale, a don Amos è stato rivolto dalla sua famiglia, per bocca di un cugino, un augurio di buon ministero sacerdotale, con le parole di una poesia di David Maria Turoldo. Il prete novello ha ricevuto in regalo da parte della comunità parrocchiale una valigetta per celebrare la messa durante i campiscuola o le uscite con i giovani.
Alla fine, don Amos ha rivolto una serie di ringraziamenti, prima di tutto a Gesù che ha avuto il piacere di incontrare fin da piccolo nella famiglia e in parrocchia, dove si è sempre sentito come a casa. Ha poi ringraziato i fratelli sacerdoti, i compagni di seminario e tutti coloro con cui in questi anni ha condiviso tempo nel lungo cammino di preparazione, in particolare i fedeli nelle parrocchie in cui ha prestato servizio: Silea, Paese, Castelfranco Pieve e alla comunità di famiglie di Villapizzone (Milano). Infine, ha ringraziato il parroco don Fabio Bertuola e il vicario parrocchiale don Samuele Moro, la corale e tutti coloro che si sono dati da fare per rendere bella la celebrazione. Un ringraziamento speciale lo ha rivolto alla sua famiglia e ai nonni, fondamentali per la sua crescita, e a don Luciano Cervellin, il parroco della sua infanzia e adolescenza, pastore semplice ma pieno di amore per le sue pecore.
Dopo la messa, la festa è proseguita con un momento conviviale e con un pranzo nei locali dell’oratorio.