Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
“Ca’ Nova”, a San Donà il nuovo centro diurno per persone con disabilità
Dopo 3 anni di lavori e ostacoli dettati dall'emergenza pandemica, dalle macerie della vecchia "Casa paterna", è stata edificata una nuova struttura, da 720 mq di superficie, che raddoppia su due livelli: al piano terra la sezione "non sufficienti", al primo piano la sezione "parzialmente sufficienti", il tutto contornato all'esterno dall'ampio giardino rinnovato.
La pandemia ha rallentato i lavori ma ora la nuova struttura, del valore di 2,2 milioni di euro, è stata finalmente completata e può accogliere fino a 50 utenti con due diverse unità di offerta.
Il direttore generale Mauro Filippi, l’assessore regionale Francesco Calzavara, il sindaco di San Donà di Piave Alberto Teso, la presidente della Conferenza dei sindaci Silvia Susanna, alla presenza del personale, degli ospiti e di una rappresentanza dei genitori, oggi hanno inaugurato il nuovo centro diurno per persone con disabilità “Ca’ Nova” (ex Ceod) posto in via Calnova a San Donà di Piave.
I lavori, iniziati a marzo 2020, hanno previsto la demolizione della vecchia “Casa paterna” per realizzare un nuovo edificio da 720 mq di superficie, che raddoppia su due livelli: al piano terra accoglie la sezione “non autosufficienti”, al primo piano la sezione “parzialmente autosufficienti”.
Gli spazi interni sono stati concepiti per consentire l’accesso e la fruizione a persone con difficoltà motorie, mediante percorsi intuitivi, identificati per colore, corridoi e spazi sono ampi e consentono un’agevole permanenza in struttura anche quanto non è possibile svolgere attività in esterno, ampie finestre garantiscono un’illuminazione naturale e due impianti elevatori consentono la movimentazione da un piano all’altro, anche di barelle. Non mancano la tecnologia e i comfort ad essa collegati, come un efficiente impianto di climatizzazione, rete dati, wi-fi e l’audio diffusione per la migliore gestione delle comunicazioni anche in caso di emergenze. Ma in particolare il nuovo edificio include vari locali adibiti allo svolgimento delle attività con gli utenti, come laboratori di informatica, di cucina, di ceramica, locali di servizio come segreteria, sala riunioni, accettazione, e ancora due mense, spogliatoi, ambienti per depositi e ripostigli.
Nell’area esterna il parco di proprietà dell’Ulss4 è stato rinnovato allo scopo di favorire le attività ludico-ricreative, con la realizzazione di percorsi completamente accessibili per raggiungere i punti di interesse dedicati agli utenti, la suddivisione in aree specifiche considerate “stanze all’aperto”, come l’area della serra, l’orto terapeutico, l’area compostaggio, il giardino dei sensi, l’area del frutteto ed altre zone attrezzate. Una grande serra riscaldata è presente all’interno dell’edificio e permette la coltivazione e la manutenzione delle piante durante tutto l’anno.
Le professionalità impegnate nella struttura superano le 20 unità, tra educatori, operatori socio- sanitari e un amministrativo, i quali gestiscono attività assistenziali, riabilitative, educative, al fine favorire la cura della persona, il mantenimento delle abilità cognitive, la gestione delle relazioni, la conoscenza del territorio e la partecipazione ad eventi territoriali.
Nel Centro Diurno gli utenti si occupano quindi, tutto l’anno, nella cura dell’orto botanico e delle erbe officinali, curano le aiuole, partecipano ai laboratori di cura di sé e del benessere, di canto e di ballo, espressivo, pittorico, di ceramica, informatico, di cucina. Numerose sono anche la partecipazione degli utenti del Centro ad attività sul territorio in collaborazione con altre associazioni ed istituti scolastici, come il progetto “Orti in vista”.