Come sempre, per l’occasione, la “Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia...
Briana, la bellezza ritrovata. Inaugurati con il Vescovo i lavori alla chiesa
“Vorrei fossimo uniti tutti insieme, figli miei, per essere una roccia su cui possa posare il piede di chi arriva e prendere slancio per il volo. Perché questo ci è chiesto, figli miei, di crescere nel tempo: questo ci giustifica”. Con queste parole del poeta Mario Luzi, il parroco di Briana di Noale, don Giovanni Fighera ha voluto dare solennità a un momento che, certamente, resterà impresso nella memoria, anche storica, della comunità parrocchiale di San Giovanni Battista. Sabato 12 ottobre, dopo un anno di lavori di restauro, la chiesa è stata restituita al culto con una messa di benedizione presieduta dal vescovo, Michele Tomasi, e alla presenza del parroco di Noale, don Sandro Dalle Fratte e del direttore dell’ufficio diocesano di Arte sacra, don Paolo Barbisan. “Perché le nostre chiese sono così belle?” ha chiesto il Vescovo ai presenti durante l’omelia, “e perché ci mettiamo tanta fatica e anche tante risorse per abbellirle e custodirle? Perché questa - ha detto mons. Tomasi - è la casa dove nasciamo alla vita col battesimo, la casa dove ci troviamo insieme alla mensa eucaristica, è la casa da dove passiamo da questa vita all’altra vita, è la casa dove ci lasciamo plasmare come popolo di Dio. Questa chiesa - ha concluso - è un atto d’amore fatto pietra, fatto legno, fatto sasso, fatto argento. E’ fatta di amore che vive e palpita”. I lavori di restauro si sono resi necessari per consolidare le strutture lignee di copertura dell’edificio ed è stato pure possibile realizzare una serie di interventi anche alla parte interna. Per l’occasione è stato recuperato un vecchio crocifisso, probabilmente seicentesco, dal museo parrocchiale, che è stato rimontato su una nuova croce. Alla messa di benedizione della chiesa restaurata è seguito un momento conviviale, organizzato dalla comunità parrocchiale.