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Autostazione d’avanguardia a San Donà per una nuova mobilità

Sita all’incrocio tra le vie Ereditari e Pralungo, l’opera, assieme all’adiacente stazione dei treni, la cui costruzione è quasi ultimata, rappresenta un decisivo tassello nel processo di riqualificazione della zona di porta Nord, avviato ormai anni fa, con il bando periferie. Il nuovo polo intermodale, il cui investimento ammonta a circa 6 milioni di euro (di cui due a fondo perduto attraverso il progetto Re.Mo.Ve), fornisce, non solo alla città, ma a tutto il territorio circostante, una nuova idea di mobilità che vede al centro il trasporto pubblico e non l’automobile privata. La nuova stazione, dall’architettura moderna caratterizzata da ampie vetrate, si sviluppa su un’area di circa 15.000 mq e comprende una sala d’attesa di 450 mq, oltre che spazi per la nuova farmacia e un piccolo bar
03/10/2024

Nel pomeriggio di giovedì 26 settembre si è tenuta l’inaugurazione della nuova stazione degli autobus Atvo di San Donà di Piave. Sita all’incrocio tra le vie Ereditari e Pralungo, l’opera, assieme all’adiacente stazione dei treni, la cui costruzione è quasi ultimata, rappresenta un decisivo tassello nel processo di riqualificazione della zona di porta Nord, avviato ormai anni fa, con il bando periferie. Il nuovo polo intermodale, il cui investimento ammonta a circa 6 milioni di euro (di cui due a fondo perduto attraverso il progetto Re.Mo.Ve), fornisce, non solo alla città, ma a tutto il territorio circostante, una nuova idea di mobilità che vede al centro il trasporto pubblico e non l’automobile privata. La nuova stazione, dall’architettura moderna caratterizzata da ampie vetrate, si sviluppa su un’area di circa 15.000 mq e comprende una sala d’attesa di 450 mq, oltre che spazi per la nuova farmacia e un piccolo bar. All’interno della stazione sono state predisposte, al momento, 10 postazioni di ricarica di bus elettrici, e ulteriori 34 postazioni di ricarica che potranno essere disponibili in futuro.

La partecipata inaugurazione, alla quale è arrivato un migliaio di cittadini, ha visto la presenza, oltre delle associazioni di categoria e dei numerosi sindaci del territorio (Musile, Fossalta, Noventa, Ceggia), anche di numerose autorità locali, tra cui il sindaco di San Donà di Piave, Alberto Teso, il presidente della città metropolitana Luigi Brugnaro, e due assessori regionali: Elisa De Berti, vicepresidente e assessora ai Trasporti, e Francesco Calzavara, assessore al Bilancio; ancora, il prefetto di Venezia, Darco Pellos, nonché un emozionato presidente di Atvo, Fabio Turchetto, a fare gli onori di casa. Al momento del taglio del nastro, il parroco, don Massimo Gallina, ha benedetto la stazione e tutti i presenti. “Questa è una stazione all’avanguardia, coronamento di un percorso durato anni. Ho visitato numerose stazioni in giro per l’Europa per capire come realizzarla al meglio” ha esordito Turchetto. “Le stazioni sono spesso descritte come non-luoghi; in questa vogliamo creare un ambiente dove prevalgano l’interesse comune e le interazioni tra le persone. La nuova stazione fornisce al Veneto Orientale un nuovo modo di spostarsi e risponde, inoltre, alla progressiva elettrificazione della flotta. La stazione di piazza IV novembre non è più adeguata alla crescita del territorio - ha chiosato Turchetto, rispondendo ad alcune critiche giunte nei giorni precedenti -, sia dal punto di vista della sicurezza e sia per gli spazi ormai ristretti. Una volta dismessa, c’è un progetto per realizzare un mercato settimanale all’interno dell’ex stazione”. Turchetto ha, poi, rivolto un saluto all’ex sindaco di San Donà, Andrea Cereser, promotore dell’intero progetto.

Nel suo intervento, il sindaco di San Donà di Piave, Alberto Teso, ha sottolineato che “Il progetto di porta Nord continuerà nei prossimi anni, con il completamento della viabilità di accesso, la ciclovia Venezia-Trieste, che lambirà la stazione, il parcheggio scambiatore da 150 posti e la riqualificazione della fiera e della cantina dei talenti”.

“Il trasporto su ferro e su gomma non sono in competizione tra loro, bensì complementari. Un progetto come questo ne è la prova - sottolinea nel suo intervento l’assessora De Berti -. “La Regione si sta, inoltre, muovendo per realizzare l’atteso biglietto unico, che permetterà di includere in una sola piattaforma i biglietti delle varie compagnie di trasporto pubblico regionale”.

San Donà si sta dotando di un’infrastruttura all’avanguardia, che può rispondere alle rinnovate richieste di mobilità dei cittadini e dei numerosi visitatori del litorale: la politica deve, però, attivarsi, assieme ad Atvo, per fornire un servizio affidabile e frequente: se ciò accadrà la cittadinanza sicuramente inizierà a utilizzare maggiormente questa forma di mobilità. La nuova stazione sarà pienamente operativa a partire da gennaio 2025.

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